I nostri presidi hanno scarse capacità gestionali. Ma potranno scegliere i prof?

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C'è chi applaude positivamente all'aumento dei poteri dei dirigenti fino alla possibilità di scegliere i docenti che faranno parte del corpo docente della scuola.

C'è chi applaude positivamente all'aumento dei poteri dei dirigenti fino alla possibilità di scegliere i docenti che faranno parte del corpo docente della scuola.

Autonomia, il dirigente sale al comando con la riforma della scuola, sarà responsabile del piano dell'offerta formativa, dei risultati raggiunti, sarà premiato (anche se ancora non sappiamo come) se risulterà bravo.

Ma, i nostri dirigenti, sono in condizione di lavorare in questa direzione?

Alla domanda ha riposto Andrea Gavosto, presidente della Fondazione Agnelli, che ha così commentato: "Perché questo nuovo ruolo del preside, sulla carta molto positivo, sia davvero un veicolo di miglioramento della scuola, occorre però che si realizzino alcune condizioni importanti. In primo luogo, che si riesca a selezionare dirigenti con spiccate attitudini gestionali: una recente ricerca internaizonale mostra come i nostri presidi non ne abbiano ancora a sufficienza." Questo quanto riporta il quotidiano "La Stampa" di oggi.

L'altra questione fortemente criticata riguarda il fatto che nella riformamanchino i "contrappesi" al dirigente: un Consiglio d'istituto che vagli le sue proposte e possa criticarle e impedirle, un sistema di valutazione del dirigente che, secondo Gavosto, dovrebbe essere esterno alla scuola.

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