“Noi Italia”, i dati Istat sull’istruzione. L’Italia ha molto da lavorare

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red – Pil, dispersione, titoli di studio, Ocse-Pisa: sono alcuni degli argomenti affrontati dal report dell’Istat

red – Pil, dispersione, titoli di studio, Ocse-Pisa: sono alcuni degli argomenti affrontati dal report dell’Istat

Secondo i dati diffusi ieri dall’Istituto statistico italiano, l’Italia investe poco in istruzione. Infatti, l’incidenza sul Pil del settore istruzione è pari al 4,8% (dati risalenti al 2009), un valore inferiore rispetto a quello medio dell’Unione europea che è pari al 5,6%.

Non stiamo messi bene neppure per quanto riguarda i titoli di studio conseguiti. Infatti, il 45% della popolazione tra i 25 e i 64 anni ha la licenza media come titolo di studio più elevato, dato distante dalla media europea che è del 27,3% (dato del 2010). Non è una novità che siamo messi male anche relativamente alla dispersione scolastica. Infatti, la quota dei giovani dai 18 ai 24 anni che hanno abbandonato gli studi senza conseguire il diploma e del 18,8% a fronte di una media europea del 14,1%. Infine, i giovani tra i 30 e i 34 anni che ha conseguito un titolo di studio universitario e pari al 19,8%, un risultato ben lontano dal 40% fissato dalla strategia "Europa 2020".

Buone notizie sul fronte delle competenza degli studenti italiani. l’Istat mette in luce che le indagini Ocse-Pisa ravvisano un recupero rispetto al passato in tutti gli ambiti

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