No a settimana corta, gli studenti vincono al Tar

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Gli studenti e i genitori di un liceo scientifico di Roma hanno vinto un ricorso contro la decisione del preside di portare l’orario su cinque giorni settimanali, escludendo il sabato per 14 classi. Ne parla il Tempo.

La decisione dei giudici si è basata su una precedente delibera del consiglio d’istituto con cui l’istituto aveva deciso di applicare nel luglio 2013 “a decorrere dall’anno scolastico 2014-2015, l’orario ridotto con esclusione del sabato”, ma “soltanto ai nuovi cicli quinquennali di studio, esclusion fatta, espressamente per i cicli in corso”, ossia quelle quattordici classi toccate dalla nuova decisione presa nel luglio del 2017. Inoltre “laddove la scuola si orienti per una diversa determinazione, prima dell’adozione della relativa delibera, è necessaria una espressa motivata revoca della precedente delibera”, e la necessità, osservano i giudici, è ancora più evidente quando “sulla persistenza della delibera vigente si siano espressi genitori e studenti che su di essa avevano fondato la ragione – o una delle ragioni – della scelta dell’istituto”.

Il Consiglio d’Istituto ha compiuto un’”azione amministrativa illogica” e soprattutto ha violato il “principio di affidamento” degli studenti e delle loro famiglie, che pensavano che l’orario non fosse più modificabile per i cicli quinquennali già avviati.

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