NO area unica sostegno – SI’ ad ogni intelligenza la sua area

Di Lalla
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red – Pubblichiamo gli interventi di due docenti contrari alla richiesta di formazione di un’area unica di sostegno per le scuole secondarie superiore.

red – Pubblichiamo gli interventi di due docenti contrari alla richiesta di formazione di un’area unica di sostegno per le scuole secondarie superiore.

prof.ssa Valeria Petrone – Spett. Redazione di Orizzonte Scuola, torno a scrivere sulla questione delle Aree di sostegno alla scuola superiore affermando, ancora una volta, che le aree, nelle attuali Gae, devono restare separate,alla luce anche della recente sentenza del Consiglio di Stato n. 2119/2011 sullo spostamento dei 24 punti SSIS , secondo cui è volontà e facoltà del legislatore quella di non “sovvertire le graduatorie di merito, all’evidente scopo di non pregiudicare la riforma con uno sconvolgimento eccessivo di posizioni” e di cristallizzare “le scelte di collocazione professionale dei docenti prendendone atto al fine della individuazione del posto spettante nella graduatoria ad esaurimento”.

A tal fine mi pare utile citare la richiesta trasmessa al Miur in data 18/03/2011 a firma congiunta della FAND e della FISH, che si può visionare al seguente link dove si elencano,con precisione e accuratezza, tutte le tematiche inerenti all’insegnamento di sostegno e, in particolare, si chiede “abolizione delle aree disciplinari per il sostegno nelle scuole superiori ed istituzione di una nuova classe di concorso per tali docenti, divisa per ordini di scuola”.

E’ infatti opportuno precisare che abolire le aree disciplinari in vista dell’istituzione di una nuova classe di concorso, nel prossimo sistema di formazione, è cosa ben diversa dall’area unica di sostegno che dovrebbe portare all’unificazione delle attuali aree nella scuola superiore con evidente sconvolgimento delle vigenti Gae che, essendo ad esaurimento, prevedono la cristallizzazione delle posizioni (v.sentenza Consiglio di Stato sopra citata).

Blog FB: Ad ogni intelligenza la sua area | In difesa delle aree di sostegno

Mauro Veronesi – Io insegno su area scientifica in un liceo scientifico. La maggior parte degli alunni che ho avuto negli anni seguivano la programmazione ministeriale e necessitavano non solo di aiuto per la socializzazione e l’inserimento in classe, ma anche di un sostegno didattico specifico. La conoscenza disciplinare è stata fondamentale per svolgere bene il mio lavoro. Per esempio, come avrei potuto altrimenti aiutare i miei studenti a prepararsi per lo scritto di matematica dell’esame di stato? La collaborazione con l’insegnante curricolare aiuta molto, certo, ma io credo che per supportare un ragazzo negli studi superiori, specialmente quando segue i programmi ministeriali, sia necessaria anche una conoscenza approfondita delle materie di studio.

Questo, a mio parere, è un dato di fatto che non può essere dimenticato. Poi sono perfettamente d’accordo con i colleghi che denunciano casi di discrezionalità nell’assegnazione delle cattedre, di incoerenza nell’utilizzo effettivo dei docenti o di utilizzo pretestuoso delle aree per esigenze che con la didattica nulla hanno a che fare. Ma intanto non bisogna generalizzare (ho visto anche molte buone prassi nelle scuole dove ho lavorato), e poi bisogna cercare di risolvere questi problemi entrando nel merito, eventualmente introducendo dei parametri oggettivi per l’assegnazione delle aree, e non "estirpare" semplicisticamente il problema alla radice eliminando tout court le aree disciplinari.

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Pro e contro l’area unica di sostegno per le scuole secondarie

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