No ad attività PTOF senza il consenso dei genitori, Sindacati, lesivo autonomia docenti

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Preoccupazione dei sindacati CGIL, CISL, UIL relativamente alla pubblicazione del Ministero di una nota sulle attività del PTOF non obbligatorie.

Cosa dice la nota?

Nella nota del 20 novembre 2018, il Ministero ha fornito istruzioni alle scuole sulle scadenze del PTOF 2019/20. Così scrive il Miur:

Comunque, tutte le attività didattiche inserite nel PTOF, anche ove aggiunte in corso d’anno, devono essere portate tempestivamente a conoscenza delle famiglie, o degli studenti se maggiorenni.

I genitori, dunque, devono essere informati su tutte le attività didattiche inserite Piano Triennale dell’Offerta Formativa, soprattutto nel caso in cui le medesime prevedano il conseguimento di obiettivi ulteriori rispetto a quelli previsti dalle indicazioni nazionali di riferimento

Informazione, ma anche consenso esplicito dei genitori sulle attività in questione, che non rientrano nel curricolo obbligatorio.

Preoccupazione dei sindacati

I sindacati CGIL, CISL, UIL hanno espresso preoccupazione per la misura, “i cui contenuti rischiano di essere lesivi dell’autonomia professionale dei docenti e dell’autonomia scolastica, entrambe costituzionalmente garantite”.

“Il Piano dell’offerta formativa . continua la nota sindacale – costituisce il momento più alto di espressione dell’autonomia scolastica. L’offerta formativa è dunque intesa come un progetto unitario, democratico, partecipato che definisce l’identità dell’istituto scolastico e il suo rapporto con il territorio”.

Ecco perché che “la formulazione della circolare, con un generico e non circostanziato riferimento al curricolo obbligatorio rischia di generare confusione ed indurre equivoci e di scaricare sulla dirigenza scolastica procedure in contrasto con il quadro normativo esistente, peraltro richiamato anche in interventi della Corte di Cassazione a Sezioni Unite. L’ampliamento del curricolo obbligatorio è ampiamente definito dalla normativa in tema di flessibilità e di autonomia didattica ed organizzativa e deve dunque essere inteso in tal senso”.

“Ai fini della predisposizione del Ptof – concludono – la scuola deve certamente promuovere i necessari rapporti con le famiglie ma la scuola è un insieme di professionalità e costruisce un progetto formativo che le famiglie scelgono in fase di iscrizione. Il rapporto con la collettività scolastica non può essere inteso come adesione ad un servizio a domanda individualizzata, l’esatto opposto della funzione che la Costituzione affida all’istruzione”

PTOF 2019/22, Miur: predisposizione prima dell’inizio delle iscrizioni

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