Edilizia, la scuola “a pezzi”. Italia gratta il fondo della classifica europea
red – Contribuenti.it, sito dell’Associazione Contribuenti Italiani, ha commissionato uno studio al Kris Network of Business Ethics sullo stato dell’edilizia scolastica in Italia: due edifici su tre non sono a norma.
red – Contribuenti.it, sito dell’Associazione Contribuenti Italiani, ha commissionato uno studio al Kris Network of Business Ethics sullo stato dell’edilizia scolastica in Italia: due edifici su tre non sono a norma.
Un risultato impietoso che vede l’Italia dietro Polonia, Romania Bulgaria e Grecia, soprattutto a causa degli scarsi investimenti che negli anni passati hanno riguardato il Sud Italia.
Secondo lo studio solo il 45% delle scuole italiane ha il certificato di agibilità statica, contro il 97% della Germania, il 94% della Francia e il 92% dell’Inghilterra.
Paesi che, appare sempre più evidente, non è più possibile avere come punti di riferimento.
L’Italia si pone in bassa classifica, superata dalla Polonia, con il 77% degli edifici con certificato di agibilità, dal Portagallo, dalla Romania con il 62% e Bulgaria con il 58%. Il bel paese viene superato dalla stessa Grecia che ne conta il 52%