Decreto sblocco scatti stipendiali, già al Senato. Negoziazione con sindacati entro 30 giugno 2014 o tornerà retrocessione. Stipendi comunque salvi

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red – E’ stato presentato al Senato, assegnato alla VII Commissione cultura,     il Decreto legge per lo sblocco degli scatti stipendiali del personale della scuola. C’è un termine per la fase negoziale con i sindacati, ma le somme erogate non saranno più recuperate. Decreto da convertire entro il 24 marzo

red – E’ stato presentato al Senato, assegnato alla VII Commissione cultura,     il Decreto legge per lo sblocco degli scatti stipendiali del personale della scuola. C’è un termine per la fase negoziale con i sindacati, ma le somme erogate non saranno più recuperate. Decreto da convertire entro il 24 marzo

Il Decreto si pone quale obiettivi di:

  • consentire in via transitoria la corresponsione del trattamento economico, già definito nell’anno 2013, in ragione dell’acquistata classe stipendiali per il personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) della scuola;
  • evitare i recupero delle somme già corrisposte in virtù del conseguimento di un nuovo livello stipendiale.

Cosa è accaduto? Una veloce carrellata

Ricordiamo che il DPR 122 del 2013 ha prorogato il blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali disposto dall’art. 9 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.

Fino all’adozione del suddetto Dpr, il personale della scuola aveva legittimamente maturato dieci mesi di anzianità (1 gennaio 2013 – 9 novembre 2013) utili, per alcuni dipendenti, per il passaggio alla classe stipendiali successiva e al riconoscimento del relativo trattamento economico. L’emanazione del DPR 122 obbliga il Ministero dell’economia ad intervenire  facendo retrocedere alla classe stipendiale inferiore e recuperando le somme già percepite dai dipendenti.

Il Decreto-legge che blocca il prelievo, in Gazzetta ufficiale da giorno 23 gennaio 2014, introduce una disciplina, efficace fino al 30 giugno 2014, avente lo scopo, fino a quando non sarà conclusa la sessione negoziale con i sindacati, di recuperare le utilità ai fini della maturazione dell’anzianità stipendiali.

C’è un termine per la negoziazione

La sessione negoziale consentirà il recupero dell’anzianità 2012, eliminando gli effetti della sottrazione 2013. Ma il tutto deve avvenire entro il termine del 30 giugno 2014. Mancato l’appuntamento, il DPR 122 tornerà ad esplicare la propria efficacia, determinandosi la retrocessione stipendiale.

Retrocessione che, però, rende salva l’impossibilità di procedere al recupero delle somme comunque erogate da gennaio a novembre 2013. Stipendi, comunque, salvi.

Stop al blocco anche per il 2014

L’intervento, infine, chiarisce la mancata applicazione della proroga del blocco retributivo per il comparto scuola per l’anno 2014, evitando così che il blocco quadriennale previsto per la generalità dei dipendenti pubblici si trasformi, per il personale della scuola, in blocco quinquennale.

Cosa succede nel cedolino

Il Ministero dell’economia ha già provveduto a recuperare le somme 2013 erogate ma bloccate dal DPR 122, ed ha provveduto ad una seconda emissione per restituire le somme.

La somma restituita è gravata con aliquota massima, il che ha fatto storcere il nato a qualche nostro utente. Ricordiamo che nel caso in cui ci fossero delle ritenute superiori al dovuto, esse verranno compensate con il conguaglio fiscale del 2014 (che molto probabilmente avverrà nel 2015)

Nessun problema anche per quanto riguarda la data della posizione stipendiale, che nei cedolini emessi a gennaio è precedente a quella acquisita nel 2013, confermando la retrocessione prevista dal Dpr 122. Ma il tutto dovrebbe ritornare in ordine a partire dalla prossima emissione, la retrocessione era dovuta alla mancata pubblicazione del "Decreto sblocca scatti" in Gazzetta ufficiale. Monitoreremo le prossime emissioni.

Per maggiori dettagli, leggi:
Scatto stipendiale restituito tassato con aliquota massima, perché? 

La copertura finanziaria

Gli oneri relativi alla restituzione degli scatti legati al Dpr 122 sono quantificati in complessivi 120mln di euro, di cui 58,1 relativi a  somme corrisposte nell’anno 2013 e 61,9 relativi al mantenimento della posizione economica maturata nel 2013.

Fino a quando non sarà conclusa la sessione negoziali con i sindacati, viene accantonata la somma di 120mln di euro corrispondente ad una parte dei risparmi conseguiti nell’anno 2012, che rimangono comunque nella disponibilità della sessione negoziale con i sindacati.

Per quanto riguarda il periodo 2014-16, veniamo a conoscenza, dalla relazione tecnica presentata in Parlamento, che sono già stati stanziati 700milioni di euro, provenienti parzialmente dai risparmi di spesa correlati alla riduzione del personale docente ed ATA.

Il Decreto dovrà essere convertito entro il 24 marzo, vi terremo aggiornati.

Scarica il Decreto

Vedi anche

Scatti stipendiali docenti ed ATA, come funzionano

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