Nessuna sanatoria per docenti terza fascia, solo atto dovuto. Lettera

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inviata da Licia Ricci* – Campeggia in questi giorni la notizia di una “sanatoria”, in senso dispregiativo nei confronti dei docenti precari. Evitiamo disinformazione e facciamo un po’ di chiarezza.

Questi professionisti hanno un titolo valido all’insegnamento, ad esempio una laurea con esami specifici, e in maniera legittima hanno permesso per anni il funzionamento delle scuole italiane acquisendo delle competenze sul campo, cioè il trasmettere le conoscenze disciplinari attraverso l’uso di metodologie applicate alla realtà delle classi. Ora queste competenze professionali vengono messe in dubbio solo nel momento in cui si profila per loro un percorso di stabilizzazione, fondamentale per dare invece continuità didattica agli studenti che necessitano di un’azione continuativa nel processo di apprendimento, proprio per il loro successo scolastico.

Questi insegnanti non hanno potuto abilitarsi. I corsi abilitanti attivati dal 2012 ad oggi sono stati inferiori al fabbisogno nazionale, solo due ordinari (2012 e 2014) e speciali per chi aveva maturato tre anni di servizio entro il 2012. Inoltre dal 2012 ad oggi tali docenti precari sono stati categoricamente esclusi dai concorsi per l’immissione in ruolo, limitando fortemente le loro opportunità professionali.

Ora questo Governo, nelle figure del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del Ministro della pubblica istruzione Marco Bussetti, ha siglato il 24 aprile un accordo con i Sindacati (FLC CGIL, CISL, UIL, Gilda e Snals) e l’11 giugno è stata firmata l’intesa che prevede la valorizzazione dell’esperienza attraverso un’ulteriore formazione con l’accesso a un corso universitario con selezione in uscita e un concorso straordinario per 24.250 cattedre (50% delle immissioni in ruolo) con prova scritta computer based selettiva. Infine viene garantita l’elevata qualità professionale con il superamento dell’anno di prova. Un buon risultato per questi lavoratori, visto da dove si proveniva. Ma dov’è la “sanatoria”? La stabilizzazione è un obiettivo che va perseguito ai fini del buon andamento del sistema scolastico, sia per i docenti che per gli studenti, nel rispetto del dettato costituzionale e della direttiva europea 70/1999 contro l’abuso dei contratti a tempo determinato.

*per DOCENTI TERZA FASCIA CON SERVIZIO

Concorso straordinario e PAS abilitante per 55.000 docenti. C’è accordo Miur – sindacati. [SCARICA TESTO INTESA]

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