Nessuna crociata contro i diplomati magistrale, ma la semplice richiesta di giustizia. Lettera

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Sono una docente precaria “storica” della GAE infanzia, e scrivo a nome di molte mie colleghe, che mi hanno contattata piangendo quest’anno, perché non hanno preso incarico, e sono preoccupate, visto che dopo aver sconvolto la propria vita trasferendosi in altre province con figli piccoli per servire lo Stato e lavorare con le supplenze , si vedono messe ingiustamente da parte, per lasciare il proprio posto sudato e “meritato” a diplomati magistrali inseriti nelle GAE di tutt’Italia con ricorsi selvaggi.

Dire che sono rimasta BASITA è poco, leggendo i comunicati e le lettere di alcune sigle sindacali, che parlano di crociate contro i diplomati, e di ingiustizia, verso questa categoria di precari, senza pensare al danno ingiusto che stiamo subendo noi precarie storiche, scavalcate da persone che con solo il diploma sono inserite addirittura in entrambe le graduatorie ad esaurimento e cioè infanzia e primaria, mentre noi, con lo stesso diploma, siamo inserite solo nella graduatoria in cui abbiamo superato il concorso.

Ricordiamo che le diplomate magistrali, sino al 2014 appartenevano alla terza fascia di istituto, prima di passare nella seconda , riconosciuto il valore abilitante del diploma, e difficilmente lo Stato ha mai chiamato per le supplenze da terza fascia, (a stento chiamava noi della prima soprattutto in infanzia) quindi il loro punteggio talvolta alto è da attribuire ai “posticini a tempo indeterminato” che occupavano nelle scuole private, e che non hanno esitato a lasciare per pretendere di lavorare nell’amministrazione Statale, senza aver mai conseguito i titoli utili d’accesso, quali laurea o concorso.

Questa non è una “crociata” contro i diplomati magistrali, ma la semplice richiesta di CORRETTEZZA E GIUSTIZIA, verso una categoria di docenti che ha osservato alla lettera le regole e le leggi, e non può “pagare” per tutti l’errore di pochi (ammesso che ci sia stato errore).

Pertanto chiediamo ai sindacati che si “ergono a paladini della giustizia”, di fare i sindacati, e cioè di difendere i lavoratori TUTTI , non una categoria, a discapito di altre solo perché più proficua.

Rosangela Natale

DOCENTI STORICHE GAE INFANZIA E PRIMARIA

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