Neodirigenti Scolastici rinunciano all’incarico perché assunti fuori regione. Lettera

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inviata da  Filomena Greco, neodirigente scolastica –  Vorrei precisare che una quota consistente di neodirigenti immessi a settembre 2019 ha scelto di rientrare nel ruolo insegnante non per le motivazioni che adducete nel vostro articolo, ma per l’essere stati assegnati fuori dalla propria regione di residenza.

Il bando di concorso nazionale prevedeva la scelta della sede e la successiva assegnazione ai ruoli regionali.

È avvenuto il contrario….e le 2 cose non sono equivalenti.

Ogni regione ha assegnato le sedi con discrezionalità propria….e anche questo è stato discriminante.

Non tutte le sedi libere sono state rese disponibili dai vari direttori regionali per la scelta da parte dei neoimmessi….

Come reggere ad un lavoro emotivamente e professionalmente logorante, lontani da casa con notevole surplus di spese, per di più in un anno tanto complicato?

Diciamola tutta la verità sulle rinunce dei dirigenti e non speculiamo ulteriormente sulla loro pelle per dare visibilità ai problemi della categoria in generale.

Quelli che hanno rinunciato sono “certi dirigenti” e la loro storia merita di essere raccontata con onestà.

In aumento i Dirigenti Scolastici che tornano a fare gli insegnanti. Troppe responsabilità e tagli allo stipendio

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