Necessario attivare i percorsi abilitanti per i docenti di ruolo, anche per infanzia e primaria
Prof. Rosaria Arciello – I docenti di ruolo, molti dei quali aderenti al Comitato Nazionale Pro-Pas per Docenti di ruolo- gurppo facebook, chiedono al più presto l’attuazione dell’art. 4 c. 3 del decreto che riguarda la possibilità di integrare la loro preparazione per poter insegnare in classi disciplinari affini o modificare la classe di concorso di titolarità o la tipologia di posto, incluso il passaggio da posto comune a posto di sostegno e viceversa.
Si sottolinea che l’ Atto del Governo n.377 è rivolto solo ai docenti di ruolo della scuola secondaria di I e II grado, per questo motivo i docenti della scuola dell’infanzia e della primaria, non avranno la possibilità di abilitarsi. Anche il FIT esclude i docenti di ruolo della scuola dell’infanzia e della scuola primaria.
E’ illogico lasciare fuori dai percorsi abilitanti gli insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria in possesso dei titoli idonei alla frequenza di percorsi abilitanti. Ciò è lesivo del diritto all’avanzamento di carriera dei docenti nel passaggio ad altro ordine di scuola.
Per tale motivo ci auguriamo che si permetta anche ai docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria già nei ruoli dello stato, in possesso degli specifici titoli, di potersi abilitare in altre classi di concorso attraverso un percorso abilitativo riservato.
I docenti di ruolo possono ritenersi, certo, appagati sia dalla stabilità economica sia della scuola a pochi chilometri da casa, ma per molti questo non soddisfa, quando si lascia parlare la voce interiore che chiede il cambiamento, e la risposta è “un passaggio” ad una nuova svolta professionale appagante.
E’ per dar voce al cambiamento che molti docenti di ruolo si sono inseriti in 3^ fascia triennio 2017/2020. Non è un traguardo, anzi, dispiace il fatto che molti giovani docenti vedano docenti nella graduatoria di istituto con punteggi altissimi, provando, poi, tanta sfiducia nell’avvenire. Il cambiamento è una necessità per tutti e ci auguriamo che il Miur si occupi al più presto anche di noi, che ci sentiamo “ingabbiati” in un sistema che non qualifica al meglio anche questa categoria di docenti.