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Naspi e libera professione sono compatibili?

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Il diritto alla Naspi non si perde se si svolge attività di lavoro autonomo, purchè non decada lo stato di disoccupazione.

Buongiorno, la domanda che vorrei porre e’ la seguente: io che sono una insegnante precaria ma che faccio la libera professione posso inoltrare la richiesta di disoccupazione?

La condizione base per percepire la Naspi è quella di mantenere lo stato di disoccupazione involontaria, così come specificato dal Dlgs del 4 marzo 2015 n. 22. Pertanto la percezione della Naspi non pregiudica lo svolgimento di altri lavori retribuiti se questi non fanno venir meno lo stato di disoccupazione.

Più nello specifico, la circolare n. 34 del 2015 emanata dal Ministero del Lavoro ha spiegato che la condizione di “non occupazione” è riferita a chi non svolge attività lavorativa, in forma subordinata, parasubordinata o autonoma, ma anche a coloro che, pur svolgendo un’attività lavorativa, ne ricavino un reddito annuo inferiore al reddito minimo escluso da imposizione fiscale. Vale a dire: 8.000 euro per il lavoro subordinato o parasubordinato e 4.800 euro per il lavoro autonomo, anche in forma occasionale.

Quindi, rispondendo alla domanda, è possibile percepire la Naspi e intraprendere una nuova attività di lavoro autonomo, oppure percepire la Naspi anche se al momento del licenziamento si stava già svolgendo attività di lavoro autonomo. Fermo restando che la condizione essenziale è sempre quella di non perdere lo stato di disoccupazione.

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