Napoli: importante sentenza di stabilizzazione per un ATA

Di Lalla
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pubblichiamo da VoceAta* – A comunicarcelo era stato il nostro legale, Avv. Sergio Galleano nel corso dell’ultimo incontro che abbiamo avuto a Milano. Avremmo voluto dirlo subito ma abbiamo preferito aspettare che fosse lo Studio per primo a pubblicare questa importantissima sentenza di Napoli.

pubblichiamo da VoceAta* – A comunicarcelo era stato il nostro legale, Avv. Sergio Galleano nel corso dell’ultimo incontro che abbiamo avuto a Milano. Avremmo voluto dirlo subito ma abbiamo preferito aspettare che fosse lo Studio per primo a pubblicare questa importantissima sentenza di Napoli.

Chi però ha l’occhio lungo, se va a rileggere l’art. di qualche giorno fa uscito su Repubblica di Torino (è pubblicato qui) noterà che viene citata tra le altre una sentenza di Napoli. Questa è l’ennesima dimostrazione che VoceAta quando dà notizie di un certo peso è sempre ben attento ad avere le prove di quanto afferma (*non siamo nessuno lo capiamo e si fa fatica a credere a dei semplici colleghi che cercano solo di fare il bene di una categoria volutamente messa contro da chi dovrebbe difenderla: vedi questione mobilità professionale..Nda*)

Questa sentenza come scriviamo nel titolo ha un peso diverso da tutte le altre (Siena e Livorno) che fino ad oggi pure hanno stabilito il ruolo in primo grado. Intanto stabilisce il *RUOLO per un ATA *(un AT) ma quello che fa la differenza è senz’altro (per chi conosce l’ambinte) il nome del Giudice di cui porta la firma: Giudice *Paolo Coppola *(un esperto della materia) e le motivazioni che egli ha dato, molto più articolate e solide di tutte quelle scritte fin’ora.

Dunque la prima vera sentenza a favore del personale ATA ma anche la più articolata e meglio motivata. In effetti sapevamo fosse solo questione di tempo dopo la famosa sentenza ottenuta in Europa dal Giudice di
Rossano che aveva rimesso tutto nelle mani della Corte di Giustizia Europea. Noi lo avevamo detto nell’art. "Ricorso per la stabilizzazione:dopo le prime sentenze in Italia ecco i dettagli della sentenza dell’UE che si
attendeva da un anno circa!"

In questo articolo avevamo scritto: "Noi crediamo che questa sentenza sia un’importante tassello che va ad aggiungersi a tanti altri piccoli passi avanti fatti in precedenza. Questo insieme agli altri è la dimostrazione
che la giurisprudenza anche in Italia può cambiare e soprattutto che sarebbe già potuta cambaire prima se chi di dovere si fosse mosso da quando la normativa esiste ossia dal 2001."

Adesso con ancora maggiore certezza possiamo dire a tutti i precari e a tutto il personale di ruolo che avevamo ragione. Questa sentenza (quella dell’Europa) per forza di cose avrebbe segnato una svolta. E in effetti così era stato e di lì a poco è seguita un’importante sentenza del Tribunale di Livorno

Oggi possiamo dire che con la sentenza del Giudice Coppola il cerchio, per chi sarà in grado di unire tutti i tasselli (tanti restano ancora sconosciuti e tanti se ne aggiungeranno…Nda), si può chiudere definitivamente. La sola e unica recriminazione è la consapevolezza che già nostri colleghi non hanno avuto la fortuna di potersi permettere tutto questo tempo, e oggi sono già caduti vittime dei tagli. Ora per molti di loro tutto potrebbe ritornare in gioco però. Fondamentale è che abbiano fatto ricorso, e se avevano i requisiti dei 36 mesi entro l’aprile 2009 si ha ancora un tassello in più. Il perchè è spiegato proprio in quest’ultima sentenza . La cosa fondamentale che ribadiamo a tutti coloro che ci leggono precari e personale di ruolo è parlare con tutti i colleghi di queste cose. Dobbiamo fare in modo che arrivino ovunque le notizie, che tutti ne siano a conoscenza e che abbiano in mano quanti più strumenti da fornire ai propri legali. Noi abbiamo fatto con il nostro legale una scelta di trasparenza: mettere a conoscenza di tutti ogni minimo tassello che possa servire al raggiungimento del nostro e altrui obiettivo. In tanti non sanno nemmeno se ad oggi il proprio ricorso sia stato depositato o peggio ancora non ne hanno copia. Ricordatevi che è un vostro diritto averne.

Quindi andate dai vostri sindacati, dai vostri legali e chiede loro poche semplici cose:

1) Il ricorso è stato depositato?
2) Posso averne una copia?
3) Il ricorso se depositato prima che si sapesse la sentenze Affatato (Corte di Giustizia Europea); la sentenza di Livorno ed ora la sentenza di Napoli verrà integrato o è stato già integrato?
4) Il ricorso se non ancora depositato ed ancora in fase di stesura riporterà sempre le sentenze di cui sopra?
5) Cosa fondamentale per chi ricorre con pochi altri colleghi: se in primo grado ci riconoscono solo il risarcimento del danno e non è lo Stato ad appellarsi, noi ci appelleremo per continuare a chiedere il Ruolo?

Queste 5 semplici domande saranno fondamentali per potervi orientare e le risposte saranno fonamentali per quello che potrebbe essere il vostro futuro. Informatevi soprattutto se avete fatto i ricorsi con i "sindacati";
fategli domande: è un vostro diritto, pretendete copia del ricorso e leggete cosa hanno prodotto come sentenze in vostro favore. Chi di voi ricorda quanti hanno parlato della sentenza Affatato? Adesso diteci quanti di voi
leggeranno della sentenza di Napoli da altre parti.

Leggi anche l’art. del nostro legale qui

*ogni altro uso improprio dell’articolo e dei contenuti non è ammesso.

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