Mobilità, pochi trasferimenti. Docenti immobilizzati chiedono 100% posti e rinvio concorsi

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Dopo i trasferimenti per infanzia e primaria, in attesa di quelli per la secondaria, il gruppo Unione Docenti immobilizzati si rivolge al Ministro Bussetti.

Egr. Ministro,
Le scriviamo in riferimento alla mobilità docenti. Siamo dei docenti immessi in ruolo con la legge 107 del 2015 e ante legem.

 Siamo stati immessi in ruolo in regioni diverse rispetto a quelle per le quali avevamo vinto il concorso o eravamo in graduatoria, vittime di un algoritmo impazzito e di leggi nefaste che hanno favorito alcune categorie di insegnanti a discapito di altre, senza tener conto dei punteggi, della anzianità di servizio, della pluralità delle abilitazioni possedute, della giacenza ventennale nelle graduatorie. Nutriamo qualche speranza di meritocrazia e giustizia che possa regolare gli errori determinati dalla mobilità avvenuti i due anni scorsi e dal metodo di immissione in ruolo. L’anno scorso il governo si è reso conto dell’errore delle fasi di mobilità e ha deciso di predisporre una graduatoria unica però dando sempre priorità ai movimenti provinciali rispetto quelli interprovinciali e per di più riservando il 70 % dei posti disponibili alle nuove assunzioni. Ciò ha generato grande sdegno da parte nostra perché ci siamo ritrovati, ingiustamente, a fronteggiare spese esose   concernenti il pagamento di alloggi, vitti e viaggi per ricongiungerci ai figli minorenni e genitori anziani. Tali spese hanno ridotto quasi a zero il guadagno stipendiale. All’interno delle nostre famiglie si é creata così una frattura economica ed affettiva di non poco conto. Le chiediamo inoltre di dare priorità di scelta a chi è già di ruolo anziché immettere in ruolo altri docenti.

  • L’art.30, D. Lgs 165/2001 2-bis ,infatti, afferma: “Le amnistrazioni, prima di procedere all’espletamento di procedure concorsuali, finalizzate alla copertura di posti vacanti in organico, devono attivare le procedure di mobilità”. A tal proposito le ricordiamo che la riserva dei posti  di una mobilità non è mai avvenuta in alcun altra amministrazione e che è stata una discutibile decisione del governo che la precede. Noi pensiamo, dunque, che sarebbe corretto predisporre una mobilità obbligatoria per gli assunti dalla L. 107 e da coloro che sono stati assunti fuori provincia prima della 107  mettendo a disposizione il 100% dei posti liberi ed in un secondo momento, in funzione dei posti rimasti, procedere con le assunzioni. Nell’attesa, che le nostre richieste siano soddisfatte, chiediamo un ampliamento delle assegnazioni provvisorie anche sul sostegno, ovviamente dopo gli aventi diritto, che ci permetta subito di rientrare nelle nostre regioni.
    Attendiamo fiduciosi un suo riscontro, perché vogliamo credere che esista ancora un’Italia meritocratica all’insegna del buon senso.

Le richieste

  1. Il 100% posti disponibili alla mobilità;
  2. concorsi banditi solo al termine delle procedure di mobilità su posti residui;
  3. ampliamento dei posti al sud o con potenziamento o con tempo pieno;
  4. trasformazione dell’organico di fatto in organico di diritto;
  5. mobilità interministeriale su posti disponibili;
  6. intervenire per far richiamare a visita tutti quelli che hanno ottenuto trasferimento con legge  104.
  7. precedenza assoluta nelle assegnazioni provvisorie su sostegno senza titolo
  8. Corso/concorso riservato ai docenti di ruolo per il sostegno da svolgersi nella Provincia di residenza e relativa assegnazione di posto
  9. Decreto d’urgenza che ci permetta di rientrare, TUTTI, al più presto nelle nostre regioni.

P.S. Nell’attesa di ricevere una sua risposta in merito, il gruppo Unione Docenti Immobilizzati, la ringrazia per la cortese attenzione.

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