Mobilità, per individuare docenti soprannumerari 2017/18 Miur vuole distinguere tra titolari su scuola e su ambito

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Uno dei grandi nodi da sciogliere per il prossimo anno scolastico riguarda i docenti soprannumerari e i criteri che dovranno essere utilizzati per la loro individuazione.

L’argomento è causa di ansia e preoccupazione per i docenti che rischiano di essere in esubero per il prossimo anno scolastico.

L’individuazione dei docenti soprannumerari è sempre stata legata alla graduatoria interna di istituto dove i docenti titolari nella scuola risultavano graduati in base al punteggio e diventava soprannumerario il docente collocato in coda nella graduatoria.

Quest’anno, però, le cose si complicano considerando che in una scuola, per la stessa classe di concorso, possono esserci docenti titolari nella scuola e docenti con incarico triennale nella scuola, ma titolari nell’ambito territoriale al quale la scuola appartiene.

Quali saranno i docenti individuati come soprannumerari tra i titolari nella scuola e i titolari nell’ambito?

Come verrà predisposta la graduatoria interna di istituto?

Esistono al momento 3 tipologie di docenti:

  • titolari di scuola;
  • titolari di ambito assegnati ad una scuola con incarico triennale tramite chiamata “diretta” del DS;
  • titolari di ambito assegnati ad una scuola con incarico triennale tramite assegnazione d’ufficio disposta dall’ATP di riferimento.

L’eventuale proposta dell’Amministrazione  – come anticipato dalla redazione di OrizzonteScuola –  seguendo quindi tale differenziazione, sarà quella di effettuare graduatorie distinte per fasce in cui i primi a perdere il posto saranno, nell’ordine:

  • titolari di ambito assegnati ad una scuola con incarico triennale tramite assegnazione d’ufficio disposta dall’ATP di riferimento;
  • titolari di ambito assegnati ad una scuola con incarico triennale tramite chiamata “diretta” del DS;
  • titolari di scuola.

Eventuali precedenze che determinano l’esclusione dalla graduatoria interna saranno distinte tra titolari di ambito e titolari di scuola.

 

Dalle anticipazioni emerse nell’intesa sulla mobilità firmata il 29 dicembre, rimanendo in attesa degli esiti della contrattazione vera e propria con pubblicazione del CCNI, sembra, come chiarito nel nostro articolo, che la modifica prospettata per la valutazione del servizio pre-ruolo sia valida per la mobilità volontaria, ma non per la graduatoria interna, per la quale dovrebbe essere confermata la tabella di valutazione utilizzata fino al corrente anno scolastico.

 

E’ chiaro che l’argomento deve essere necessariamente affrontato e analizzato in tutte le angolazioni onde evitare la permanenza di dubbi e punti interrogativi che potrebbero essere causa di errori e conseguenti contenziosi da parte dei docenti penalizzati ingiustamente.

In sede di contrattazione sarà, quindi, opportuno inserire l’argomento tra i punti di prioritaria discussione, punto che dovrà essere regolamentato da specifico articolo all’interno del CCNI.

Un punto fermo è invece quello già stabilito nell’intesa del 30 dicembre 2016 tra Miur e sindacati. I docenti sovrannumerari non saranno trasferiti su ambito territoriale, ma la procedura rimane come quella degli anni precedenti, ossia i perdenti posto possono essere trattati, nella fase intraprovinciale, su scuola sia a domanda che d’ufficio. Lo abbiamo spiegato in

Mobilità. Procedura senza novità per i soprannumerari: non finiranno negli ambiti

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