Mobilità. Incontro ministero-sindacati

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UIL scuola – Per il personale soprannumerario si confermano tutte le ragioni per cui la UIL non ha firmato il contratto sulla mobilità

UIL scuola – Per il personale soprannumerario si confermano tutte le ragioni per cui la UIL non ha firmato il contratto sulla mobilità

Il giorno 21 aprile 2010 è proseguito l’incontro tra l’amministrazione e le organizzazioni sindacali sulla verifica delle situazioni di soprannumerarietà del personale docente per l’anno scolastico 2010/11.
Per la UIL scuola ha partecipato Pasquale Proietti. L’incontro ha avuto carattere interlocutorio.

Infatti, l’amministrazione ha proposto di rinviare ad un secondo momento, anche in considerazione dei tempi della mobilità, gli aspetti relativi alla gestione del soprannumero nelle scuole secondarie di secondo grado.

In particolare dovranno essere affrontati gli aspetti relativi all’individuazione del soprannumero degli Istituti di Istruzione Secondaria con più indirizzi.

Per il resto l’amministrazione si è limitata a comunicare alle OO.SS. che sta predisponendo una nota per i Direttori regionali con la quale ricorderà, come già previsto al 1° comma dell’art. 3 dell’OM n.19/10, che per tutte le operazioni successive alla data di scadenza di presentazione delle domande non dovrà più essere adottata la procedura on-line.

Pertanto, le domande del personale dichiarato soprannumerario dopo il termine del 22 marzo dovranno essere presentate su modello cartaceo.

Infine, l’amministrazione ha comunicato la modifica dei termini per le operazioni di mobilità, previsti dall’articolo 2 della citata OM, limitatamente alla scuola dell’infanzia e primaria.
Per quanto riguarda gli aspetti della gestione del personale soprannumerario si confermano, quindi, tutte le ragioni per cui la UIL non ha firmato il contratto sulla mobilità.
Resta valida la proposta di prevedere la titolarità nella scuola di appartenenza per tutto il personale che, a seguito della riduzione di organico, dovesse trovarsi in soprannumero.
Ogni altra determinazione non risolve i problemi concreti delle persone.

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