Mobilità, Giannini ai Nastrini Rossi: probabile deroga vincolo triennale

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I Nastrini Rossi docenti, come apprendiamo da un comunicato inviatoci dagli stessi in redazione, hanno incontrato il ministro Giannini presente a Montesilvano per partecipare ad un dibattito sul prossimo Referendum. 

Per l’occasione, i Nastrini Rossi hanno consegnato al Ministro un documento con tutte le loro rimostranze, in cui hanno evidenziato in particolare il fatto che essi hanno aderito al piano di riforma del Governo e paradossalmente sono stati gli unici a non usufruire di alcuna tutela, al contrario sono stati costretti a separarsi dalle loro famiglie.

La Giannini si è mostrato disponibile a venire incontro alle loro esigenze, tuttavia non ha mancato di sottolineare quanto siano complessi i meccanismi della mobilità e del sistema scolastico in genere.

Riguardo alle diverse richieste avanzate dai Nastrini Rossi Docenti per risolvere il loro problema, il Ministro ha affermato che una strada più facilmente percorribile è quella della deroga la vincolo triennale di permanenza nella provincia di immissione in ruolo, sebbene si debbano attendere gli esiti dell’emendamento che sarà vagliato al Senato.

Il comunicato dei Nastrini Rossi Docenti

I Nastrini Rossi Docenti hanno incontrato il ministro Stefania Giannini intervenuta a Montesilvano (Pescara) ad un dibattito sul prossimo referendum del 4 dicembre.

Una delegazione dei NRD ha consegnato al Ministro un documento dettagliato nel quale è descritta la situazione a tutt’oggi irrisolta dei moltissimi docenti del centro sud che si trovano ad occupare cattedre a chilometri e chilometri di distanza dalle proprie regioni di residenza.

I docenti dei “nastrini rossi” immessi in ruolo distintamente nelle fasi nazionali B e C da GAE, di nuovo uniti nella fase C della mobilità 2016 che hanno affidato due volte al Governo e ad un algoritmo le loro sorti di docenti e di persone e che si sono trovati costretti a separarsi dalle loro famiglie, dalle loro terre e dai loro alunni, hanno testimoniato alla Ministra la loro condizione sottolineando come il quadro che è venuto fuori dalla combinazione Legge 107 – CCNI dell’8 aprile 2016 sia un quadro che ha frantumato il destino del corpo docente, dividendo in quattro e più fasi, a seconda dell’anno e delle modalità di assunzione, docenti costituzionalmente eguali.

I docenti assunti in fase B e C da GAE non hanno avuto la possibilità di godere delle medesime tutele dei vecchi docenti di ruolo e degli assunti nello stesso anno scolastico in fase 0 ed A: sono i docenti che hanno aderito al progetto di riforma della Buona Scuola e gli unici docenti danneggiati proprio per questo e perciò chiedono che venga trovata una soluzione. A tutt’oggi nulla di concreto è stato ancora messo in atto.

La Ministra Stefania Giannini  ha ribadito l’intenzione di trovare una soluzione al problema sottolineando però quanto gli ingranaggi del sistema scolastico siano complessi e delicati.

Rispetto alle principali richieste  dei NRD (deroga al vincolo triennale per la mobilità, trasformazione dei posti da fatto a diritto e possibilità di richiedere nuovamente Assegnazioni Provvisorie interprovinciali anche per il futuro anno scolastico) la stessa Ministra ha dichiarato che la deroga al vincolo triennale per la mobilità è una ipotesi di più facile percorribilità. Bisognerà attendere ora gli sviluppi di eventuali emendamenti alla Legge di Bilancio da presentare al Senato, visto l’esito negativo alla Camera.

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