Mobilità, docente ottiene trasferimento da sostegno a posto comune grazie al servizio da supplente

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comunicato Anief – Il Tribunale del Lavoro di Gorizia su ricorso patrocinato dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Fortunato Niro, ha accolto la richiesta di una docente che lamentava di non poter ottenere il trasferimento da posto di sostegno a posto comune perché non le veniva riconosciuto dal Miur il servizio su sostegno svolto con contratti a tempo determinato.

La disciplina contrattuale integrativa prevede che, ai fini del computo degli anni utili a superare il vincolo quinquennale, possano essere computati solo gli anni di servizio svolti dopo l’immissione in ruolo sul sostegno.

Questa disciplina appare in aperto contrasto con la normativa europea che vieta qualsiasi discriminazione tra servizio a tempo determinato e servizio a tempo indeterminato. Il Giudice del Lavoro, dunque, “accoglie il ricorso e accerta il diritto del lavoratore ricorrente all’equiparazione dei periodi di servizio prestati a termine come docente di sostegno a quelli svolti dopo l’inserimento in ruolo, ciò ai fini della legittimazione – nel rispetto del vincolo di sostegno quinquennale – al trasferimento da un posto di sostegno ad un posto comune” nell’ambito della procedura di mobilità.

La sentenza, inoltre, “dispone che il Miur provveda ad ogni adempimento conseguente all’accoglimento del ricorso e condanna l’Amministrazione resistente a rifondere alla parte ricorrente le spese di lite che liquida nella misura complessiva di € 2000, oltre esborsi ed oneri accessori dovuti come per legge”.

“Questa vittoria – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – dimostra la discriminazione presente anche all’interno della contrattazione integrativa sulla mobilità tra il servizio svolto a tempo determinato e quello svolto a tempo indeterminato. Non esistono ragioni oggettive che possano giustificare la disparità di trattamento e il mancato riconoscimento del servizio preruolo anche nelle operazioni di mobilità da posto sostegno a posto comune. In quanto sindacato rappresentativo, adesso, proporremo sostanziali modifiche anche sulla contrattazione riguardante la mobilità, per poter tutelare i diritti dei lavoratori della scuola e dare il giusto riconoscimento al servizio svolto da precario”.

L’Anief ricorda che è possibile aderire ai ricorsi Anief per la Mobilità 2018 per quanti hanno dichiarato i titoli e i servizi utili ai fini dei ricorsi nella domanda di trasferimento/passaggio di ruolo.

Per ulteriori informazioni e aderire ai ricorsi Anief sulla mobilità, clicca qui.

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