Mobilità 2019/20 Trento, firmato il Contratto

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Comunicato Uil Trento – Oggi, 8 febbraio 2019, la seconda riunione di negoziazione sulle operazioni di mobilità del personale docente si è conclusa con la firma dell’accordo. In attesa della pubblicazione del testo, riportiamo i contenuti principali.

In grassetto quanto richiesto dalla delegazione UIL Scuola:

MOBILITÀ DEFINITIVA (trasferimenti)

– Come lo scorso anno, il contratto norma sia la mobilità definitiva (trasferimenti),sia la mobilità annuale(assegnazioni provvisorie e utilizzi); rimane la validità annuale;
– tutti i docenti, anche gli immessi in ruolo o chi ha ottenuto sede con decorrenza 1° settembre 2018, possono presentare domanda di trasferimento di sede. Abbiamo fatto presente che nulla osta a che anche i docenti IRC immessi in ruolo con decorrenza giuridica 1° settembre 2018 possano partecipare ai movimenti. L’Amministrazione, dopo una iniziale riserva, ha concordato tale interpretazione sostenuta da tutte le OOSS al tavolo, rimarcando però la straordinarietà della “deroga”;
– per le tabelle dei punteggi e le fasi della mobilità(che variano rispetto alle precedenti), si segue il contratto nazionale

Fasi in breve:

fase I: comunale – fra scuole nello stesso comune di titolarità su classe di concorso di titolarità

fase II: intercomunale
a) fra scuole nello stesso comune di titolarità su classe di concorso di titolarità
b) da posto di sostegno a posto comune e viceversa, anche tra scuole dello stesso comune

fase III: trasferimenti interprovinciali e passaggi di cattedra e di ruolo
– che gli ambiti territoriali sono stati eliminati a livello nazionale, e nuovamente prorogati in attesa dalla definitiva cancellazione inLegge Provinciale 5/2006a livello provinciale. Non sono più previste quindi le aggregazioni territoriali introdotte lo scorso anno per poter accedere alle procedure nazionali di istanze online

– le parti concordano di riaprire il confronto in caso di variazioni di normative nazionali o provinciali. La richiesta, portata avanti anche da noi, di prevedere per quest’anno una deroga all’obbligo triennale di permanenza in provincia di Trento,è una decisione che spetta alla politica e non al tavolo contrattuale;
– i docenti DOPS, tenuti a presentare domanda di mobilità per ottenere sede definitiva; se non saranno soddisfatti in una delle loro preferenze, otterranno sede di titolarità d’ufficio e potranno partecipare all’utilizzo nella precedente sede provvisoria o all’assegnazione provvisoria, se aventi titolo, qualora non sia soddisfatta la domanda di utilizzo;

MOBILITÀ ANNUALE (assegnazioni provvisorie e utilizzi)

  • abbiamo chiesto che la possibilità di completamento prevista nell’utilizzo per i docenti perdenti posto, sia estesa anche ai docenti titolari sul sostegno;
  • abbiamo chiesto di togliere, fra i requisiti per richiedere l’assegnazione provvisoria, l’aver presentato domanda di trasferimento. L’amministrazione non ha accettato tale proposta, né la nostra proposta di premettere a chi maturi i requisiti dopo la scadenza delle domande di trasferimento. La mediazione che si è trovata è di permettere tale richiesta in caso di gravi motivi sopraggiunti dopo la scadenza delle domande di trasferimento;
  • rimane la possibilità di chiedere assegnazione provvisoria per figli minori, senza vincoli di distanza;
  • abbiamo chiesto di permettere assegnazione provvisoria per qualunque convivente di qualunque età;l’amministrazione ha mediato solo abbassando l’età del genitore da 76 a 75 anni;
  • abbiamo chiesto di abbassare da 40 a 20 km la distanza chilometrica per le casistiche ove sia presente; l’amministrazione ha mediato a 30 km, aprendo la possibilità di modifica considerata la durata annuale del presente accordo;
  • abbiamo chiesto di introdurre l’assegnazione provvisoria per avvicinamento alla propria residenza per docenti meno giovani, indipendentemente dalla convivenza. L’amministrazione ha accettato, per i docenti che compiono 60 anni entro il 31 dicembre dell’anno in corso al momento della presentazione della domanda, qualora la sede di titolarità disti dal comune di residenza più di 30 chilometri;
  • abbiamo chiesto di precisare meglio la suddivisione delle percentuali e degli eventuali resti, all’interno del 25% dei posti destinati per Legge a mobilità professionale e da fuori provincia.

“Pur non avendo ottenuto tutto quanto richiesto, ad esempio volevamo che le distanze sull’assegnazione provvisoria fossero di molto ridotte, abbiamo firmato al termine di una trattativa serena. Riteniamo di avernegoziato un contratto migliorativo rispetto a quelli precedenti. Molti docenti troveranno risposta alle loro richieste. Resta il nodo, purtroppo è un vincolo di legge, dei docenti che chiedono di trasferirsi fuori dal Trentino: ci rivolgeremo al decisore politico affinché si possa superare anche quest’ultimo ostacolo.” – afferma Maurizio Zeni.

Di Fiore aggiunge: “Quanto alla continuità didattica, così importante per i ragazzi – per i docenti e per la Scuola tutta, è evidente come sia necessario, e lo ribadiremo ai tavoli di confronto che si avvieranno a breve, istituire l’organico potenziato di Istituto, così come accade sul territorio nazionale. La strada è quella del completamento dell’orario cattedra sulla propria sede e non quello di mandare i docenti su più istituti e su sedi diverse.”

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