Mobilità 2019/20: preferenze scuola, blocco triennale, fase comunale e no titolarità ambito. Il punto

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La trattativa sulla mobilità 2019/20 è ormai entrata nel vivo con le parti che hanno individuato le principali questioni da definire, le proposte avanzate dai sindacati all’Amministrazione e l’apertura da parte di quest’ultima alle ipotesi di modifica presentate dalle OO.SS.

Facciamo il punto sullo stato dell’arte, ricostruendo quanto discusso sino ad ora e ricordando le novità che il prossimo contratto sulla mobilità dovrà per forza di cosa presentare, in quanto discendenti dal CCNL 2016/18.

Novità CCNL 2016/18: contratto triennale, movimenti annuali e blocco triennale

Ala luce di quanto previsto dal CCNL 2016-2018:

  • il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo sulla mobilità sarà triennale;
  • il personale docente potrà partecipare annualmente ai movimenti, ossia ai trasferimenti e ai passaggi di ruolo/cattedra, esclusi coloro i quali otterranno la mobilità su una delle scuola richieste a domanda;
  • i docenti, che otterranno una delle scuole richieste volontariamente, non potranno chiedere nuovamente il trasferimento/passaggio prima di tre anni dalla precedente domanda.

Fasi mobilità

L’Amministrazione si è dimostrata disponibile ad accogliere la richiesta dei sindacati di ripristino della fase comunale con la conseguente possibilità di esprimere il codice comune.

Le fasi della mobilità, fermo restando che l’Amministrazione accolga le richieste dei sindacati, saranno le seguenti:

  • fase comunale;
  • fase provinciale;
  • fase interprovinciale.

Con il ripristino della fase comunale,  i docenti che chiederanno il trasferimento e il passaggio all’interno dello stesso comune  avranno precedenza su quei docenti che provengono da altri comuni.

Preferenze

I docenti potrebbero non avere vincoli particolari nell’indicazione delle preferenze, per cui si potranno indicare: scuole (anche 15, secondo la richiesta dei sindacati), comuni, province e distretti.

Una richiesta fatta nel precedente incontro, inoltre, consiste nel distinguere il movimento ottenuto con preferenza puntuale (quindi soggetto al vincolo di permanenza triennale) da quello ottenuto con codice sintetico, non soggetto al predetto blocco.

Titolarità su scuola

Se la legge di bilancio sarà approvata senza modifiche, coloro i quali otterranno il movimento richiesto (trasferimento o passaggio di ruolo/cattedra) saranno titolari su scuola.

A prescindere dal succitato provvedimento, i sindacati hanno proposto al Miur il superamento della titolarità di ambito e l’attribuzione, prima dei movimenti, della titolarità su scuola a tutti i docenti (che naturalmente già non lo siano). Evidenziamo che, al riguardo, sono state presentate due proposte di legge:  la  proposta   della Senatrice Granato (M5S) sull’abolizione degli ambiti; quella del Senatore  Pittoni (Lega) sull’abolizione della titolarità di ambito.

Percentuali

Riguardo alle percentuali, i sindacati hanno chiesto che non ci sia un arretramento nella definizione delle quote di posti per  i trasferimenti interprovinciali, per cui:

  • 30% ai trasferimenti interprovinciali
  • 10% ai passaggi di ruolo e/o di cattedra
  • 60% alle assunzioni

Le percentuali potrebbero cambiare, come riferito in Mobilità docenti e assunzioni da GaE e concorsi: ipotesi divisione al 50%

Valutazione titoli

La tabella di valutazione dei titoli dovrebbe essere rivista, valutando l’opportunità di uniformare quanto più possibile le tabelle per i movimenti a domanda e per quelli d’ufficio – scrive la Cisl scuola.

Il problema riguarda, ad esempio, il servizio pre-ruolo, valutato lo scorso anno 6 punti nell’ambito della mobilità volontaria, 3 punti per quella d’ufficio e nella graduatoria interna di istituto.

Accontentamento posti FIT

Nel corso dei prossimi incontri, sarà vagliata la possibilità  di accantonare i posti, a partire dalla scuola di servizio, per il personale attualmente inserito nel percorso FIT che, essendo assunto con  contratto a tempo determinato, non potrà partecipare alla mobilità.

Pubblicazione movimenti

Nell’incontro precedente, i sindacati hanno chiesto che i movimenti vengano pubblicati contestualmente per tutti gli ordini e gradi di istruzione, in quanto ciò avrebbe i seguenti vantaggi (evidenziati dallo Snals):

1) programmazione più aderente alla realtà;

2) ottimizzazione dei posti ai fini dei trasferimenti, in quanto i passaggi di ruolo e di cattedra avverrebbero contestualmente;

4) movimenti nei licei musicali avverrebbero insieme agli altri.

I movimenti del personale ATA restano separati da quelli del personale ATA ed educativo.

Limitazione trasferimenti da sostegno a posto comune

Si tratta di una proposta del Miur, volta a limitare i trasferimenti provinciali da sostegno a posto comune, rendendo disponibili a tal fine il 50% dei posti disponibili, in luogo dell’attuale 100%.

Prossimo incontro

Nel corso del prossimo incontro, calendarizzato per il  28 novembre 2018, dovrebbe iniziare l’analisi di una bozza di testo che l’amministrazione predisporrà prendendo come riferimento il CCNI a.s. 2015/16, a testimonianza dell’apertura alle richieste avanzate.

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