Mobilità: precedenze personale che rientra dall’aspettativa sindacale, coniuge di militare, che ricopre cariche pubbliche

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Analizziamo le precedenze riguardanti il personale coniuge di militare o di categoria equiparata; personale che ricopre cariche pubbliche nelle amministrazioni degli enti locali e personale che riprende servizio al termine dell’aspettativa sindacale.

Analizziamo le precedenze riguardanti il personale coniuge di militare o di categoria equiparata; personale che ricopre cariche pubbliche nelle amministrazioni degli enti locali e personale che riprende servizio al termine dell’aspettativa sindacale.

VI) PERSONALE CONIUGE DI MILITARE O DI CATEGORIA EQUIPARATA 

In base al disposto dell’art. 17, legge 28.07.1999 n. 266 e dell’art. 2, legge 29/03/2001 n. 86, il personale scolastico coniuge convivente rispettivamente del personale militare cui viene corrisposta l'indennità di pubblica sicurezza e che si trovi nelle condizioni previste dalle citate norme, ha titolo, nell'ambito della fase dei trasferimenti intercomunali, alla precedenza nel trasferimento ai comuni richiesti a condizione che la prima preferenza espressa nel modulo domanda si riferisca alla sede nella quale è stato trasferito d'ufficio il coniuge, ovvero abbia eletto domicilio all’atto del collocamento in congedo, in mancanza di istituzioni scolastiche richiedibili, al comune viciniore. Analoga precedenza è loro riconosciuta, nella fase dei trasferimenti interprovinciali ai fini del trasferimento nella provincia ed alle sedi residue dopo i trasferimenti nell'ambito di tale provincia.

CRITERI E MODALITÀ

Per fruire di tale precedenza gli interessati dovranno contrassegnare l'apposita casella del modulo domanda;

La precedenza si applica a condizione che la prima preferenza espressa nel modulo domanda si riferisca alla sede nella quale è stato trasferito d'ufficio il coniuge, ovvero abbia eletto domicilio all’atto del collocamento in congedo, in mancanza di istituzioni scolastiche richiedibili, al comune viciniore;

Gli interessati dovranno presentare una dichiarazione dell'ufficio ove presti servizio il coniuge, dalla quale risulti che il medesimo sia stato trasferito in tale sede d'autorità, nonché una dichiarazione in carta semplice, sotto la propria personale responsabilità, con la quale il coniuge trasferito si dichiari convivente con il richiedente.

I beneficiari di tale precedenza, nel solo caso di trasferimento d’ufficio del coniuge, possono presentare domanda di movimento oltre i termini previsti dalle presenti disposizioni nel caso in cui il trasferimento del coniuge avvenga dopo la scadenza di detti termini.

Tali domande non possono, comunque, essere inoltrate oltre le scadenze rispettivamente previste, per ogni categoria di personale e per ogni ordine e grado di scuola, dall’O.M. sulla mobilità del personale scolastico.

Dopo tali scadenze, infatti, le predette esigenze di ricongiungimento al coniuge trasferito, possono essere esaminate solo in sede di operazioni di mobilità aventi effetti limitati ad un solo anno scolastico.

Tale precedenza :

  • NON si applica nelle prima fase dei trasferimenti (COMUNALE)
  • NON si applica ai passaggi di cattedra e di ruolo;
  • NON permette di superare il blocco triennale per i trasferimenti interprovinciali a chi è stato immesso in ruolo dopo l’1/9/2013.

VII) PERSONALE CHE RICOPRE CARICHE PUBBLICHE NELLE AMMINISTRAZIONI DEGLI ENTI LOCALI

Il personale chiamato a ricoprire cariche pubbliche nelle amministrazioni degli enti locali a norma della legge 3.8.1999, n. 265 e del D.L.vo 18/08/2000 n. 267, durante l’esercizio del mandato, ha titolo, nell'ambito della fase dei trasferimenti intercomunali, alla precedenza nel trasferimento, purché venga espressa come prima preferenza la sede ove espleta il proprio mandato amministrativo. Analoga precedenza e con i predetti criteri, è loro riconosciuta, nella fase dei trasferimenti interprovinciali ai fini del trasferimento nella sede della provincia di espletamento del proprio mandato amministrativo.

CRITERI E MODALITÀ

Per fruire di tale precedenza gli interessati dovranno contrassegnare l'apposita casella del modulo domanda;

La precedenza, nell’ambito dei trasferimenti intercomunali e interprovinciali, si applica a condizione che la prima preferenza espressa nel modulo domanda si riferisca alla sede nella quale l’interessato espleta il proprio mandato amministrativo;

L’esercizio del mandato deve sussistere entro dieci giorni prima del termine ultimo di comunicazione al SIDI delle domande.

Al termine dell’esercizio del mandato, qualora il trasferimento sia avvenuto avvalendosi della precedenza in questione, detto personale rientra nella scuola in cui risultava titolare prima del mandato e, in caso di mancanza di posti, viene individuato quale soprannumerario.

Tale precedenza:

  • NON si applica nelle prima fase dei trasferimenti (COMUNALE)
  • NON si applica ai passaggi di cattedra e di ruolo;
  • NON permette di superare il blocco triennale per i trasferimenti interprovinciali a chi è stato immesso in ruolo dopo l’1/9/2013.

VIII) PERSONALE CHE RIPRENDE SERVIZIO AL TERMINE DELL’ASPETTATIVA SINDACALE DI CUI AL C.C.N.Q. SOTTOSCRITTO IL 7/8/1998

Il personale che riprende servizio al termine dell’aspettativa sindacale di cui al C.C.N.Q. sottoscritto il 7/8/1998 ha diritto alla precedenza:

Nella fase interprovinciale dei trasferimenti per la provincia ove ha svolto attività sindacale e nella quale risulta domiciliato da almeno tre anni.

Tale precedenza non si applica alla prima (COMUNALE) ed alla seconda fase (INTERCOMUNALE) dei trasferimenti.

Il possesso del requisito per beneficiare della predetta precedenza deve essere documentato mediante dichiarazione sotto la propria responsabilità, redatta ai sensi delle disposizioni contenute nel D.P.R. 28.12.2000, n. 445 e successive modifiche ed integrazioni.

Tale precedenza:

  • NON si applica ai passaggi di cattedra e di ruolo;
  • NON permette di superare il blocco triennale per i trasferimenti interprovinciali a chi è stato immesso in ruolo dopo l’1/9/2013.

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