MIUR reitera i contratti dei precari, tribunali reiterano le condanne. Una modesta proposta

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red – Questa è la volta del tribunale di Torino che ha condannato il MIUR, come leggiamo dal dispositivo inviatoci in redazione da Michele Vanzulli, al risarcimento di 17.663,08 euro lordi a titolo di scatti biennali, a 20.279,94 eruo a titolo di retribuzioni non corrisposte nel periodo estivo, al risarcimento dal danno corrispondente a 15 mensilità e al pagamento delle spese legali pari a 2.500 euro oltre IVA CPA e successive occorrende.

red – Questa è la volta del tribunale di Torino che ha condannato il MIUR, come leggiamo dal dispositivo inviatoci in redazione da Michele Vanzulli, al risarcimento di 17.663,08 euro lordi a titolo di scatti biennali, a 20.279,94 eruo a titolo di retribuzioni non corrisposte nel periodo estivo, al risarcimento dal danno corrispondente a 15 mensilità e al pagamento delle spese legali pari a 2.500 euro oltre IVA CPA e successive occorrende.

Una sequela di condanne frutto di una pessima gestione del precariato negli ultimi 10 anni, con acuimento negli ultimi anni a causa dei tagli avviati dall’attuale governo. Ben gli stia, potremmo dire, ma di questo passo le casse ministeriali rischiano di andare in default. Allora, gli stessi precari, preoccupati delle sorti erariali, avanzano una proposta per risolvere in "poco, poco tempo" il problema.

Proposta per porre rimedio al precariato nella scuola
In poco, poco tempo
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Viste anche le sempre più numerose sentenze che stabiliscono come illegittima l’apposizione del termine ai contratti dei docenti, cioè, in altre parole, stabiliscono che il precariato è illegale.

La maggior parte dei contratti a termine vengono fatti su posti lasciati liberi da professori che ottengono, ogni anno, l’assegnazione provvisoria, l’utilizzo o altro.
Cosa significa questo? Che molti docenti di ruolo non vogliono insegnare dove risultano in servizio perché lontani dalla propria abitazione di origine.

Allora la cosa è molto, molto semplice.
Durante questo anno scolastico (2011/12) si chieda a questi docenti di ruolo (ad esempio a tutti quelli che da almeno due anni ottengono assegnazioni provvisorie, utilizzi o altro) di scegliere la sede in via definitiva: quella dove risulta di ruolo (ma che non ama) o quella dove ogni anno si reca a prestare servizio.
Fatta questa scelta risulteranno libere, in via definitiva, molte cattedre.
Si tratterà allora di convocare, sempre durante questo anno scolastico, i docenti iscritti nelle GAE e assegnare loro in via definitiva quelle cattedre (modificando la legge che prevede l’accesso ai ruoli al 50% dalle graduatorie con il concorso ordinario. Si tratta qui di valorizzare chi il lavoro già lo fa e ha dimostrato di saperlo fare. Professionisti produttivi già dal primo giorno di lavoro. Magari abolendo anno di prova!).
In questo modo molte graduatorie si esauriranno. Altre, la maggior parte, verranno ridotte sensibilmente in quanto tutti quelli nelle prime posizioni risulterebbero assunti a tempo indeterminato.
A questo punto mancherebbe un solo passaggio.
Ogni CSA dovrebbe pubblicare (rendere davvero pubblico) un prospetto per ogni classe di concorso riportante le prospettive a medio termine (diciamo 5 anni) relative ai pensionamenti previsti.
In questo modo gli iscritti nelle GAE non immessi ancora in ruolo nel modo sopra descritto potranno farsi un’idea corretta del tempo necessario per ottenere un contratto a tempo indeterminato. E prendere le relative decisioni. È evidente che tutte le assunzioni per sostituire i pensionamenti dovranno avvenire prima esaurendo le graduatorie e poi con nuove modalità.
I docenti non immessi in ruolo accedono, se ne hanno titolo, al trattamento del salva precari.
Esaurite le graduatorie il sistema poi potrà ricominciare da zero, inserendo nuove modalità di reclutamento (nuove modalità che possono già iniziare – possono infatti essere assai utili dove le graduatorie risultino esaurite in poco tempo).

Facciamo un esempio pratico.

Anno scolastico 2011/12 – Provincia di Varese – Classe di concorso A019 discipline giuridiche ed economiche.
Numero cattedre assegnate con contratto al 30/06/2012: 17
Ultimo nominato: professore alla posizione 28 della GAE, punti 136.

Come procedere, in base alle regole sopra esposte:

  1. Entro febbraio 2012: docenti di ruolo titolari delle 17 cattedre in provincia di Varese esprimono propria scelta e vengono trasferiti nella sede prescelta a partire dal 1/9/12
  2. Entro marzo 2012: docenti nella GAE Varese scelgono le cattedre (in teoria fino a 17) e vengono immessi in ruolo dal 1/9/2012
  3. Entro giugno 2012: CSA Varese pubblica posti che si renderanno disponibili per pensionamento nei successivi 5 anni nella classe di concorso
  4. Agosto 2012, nuove eventuali domande di assegnazione provvisoria o utilizzo vengono accolte come trasferimenti.
  5. Agosto 2012: si procede come al punto 2
  6. Man mano che i docenti maturano la pensione (punto 3) vengono sostituiti con i docenti delle GAE rimasti esclusi dalle operazioni di cui ai punti 2 e 5.

Basta poco, basta volerlo.

Michele vanzulli

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