Il ministro Carrozza a Reggio Calabria. Con “L’istruzione riparte” meno compiti e più musei

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GB – Il ministro della Pubblica istruzione, Maria Chiara Cazzorra, si è recata ieri a Reggio Calabria per la laurea honoris causa che l’Università Mediterranea ha conferito a Salvatore Settis ed ha ribadito la sua idea sui compiti da assegnare a casa.
Meno compiti e più musei, ha ribadito il ministro.

"Col ministro dei Beni culturali – ha detto Carrozza rispondendo ai cronisti sui progetti per far visitare i Bronzi di Riace agli studenti – abbiamo fatto un lavoro assieme molto importante.

GB – Il ministro della Pubblica istruzione, Maria Chiara Cazzorra, si è recata ieri a Reggio Calabria per la laurea honoris causa che l’Università Mediterranea ha conferito a Salvatore Settis ed ha ribadito la sua idea sui compiti da assegnare a casa.
Meno compiti e più musei, ha ribadito il ministro.

"Col ministro dei Beni culturali – ha detto Carrozza rispondendo ai cronisti sui progetti per far visitare i Bronzi di Riace agli studenti – abbiamo fatto un lavoro assieme molto importante.

Quest’anno c’è l’entrata gratuita nei musei per gli insegnanti, c’è una specifica misura con il decreto "l’istruzione riparte" che prevede che gli studenti possano andare nei musei per programmi didattici e quindi un’intersezione tra didattica, beni culturali e patrimonio artistico in modo anche da attirare gli studenti. Credo – ha proseguito il ministro – che patrimonio artistico e beni culturali siano fondamentali per il rilancio del nostro Paese ed è giusto che la scuola ne tragga beneficio fino in fondo, infatti ho detto agli insegnanti date un pochino meno compiti e mandateli nei musei, si può studiare nei musei".

"L’istruzione sta ripartendo. Quello dell’istruzione – ha detto il ministro – è un mondo che sta ripartendo dopo un periodo in cui ha subito molti tagli e un po’ di disattenzione. Adesso invece c’è molta attenzione e vorrei che anche questo mio mandato di transizione in un momento politico molto difficile riportasse l’istruzione al centro della politica nazionale. Vorrei che si pensasse – ha concluso il ministro – che l’istruzione è fondamentale, che non si può pensare a un programma di governo senza pensare all’istruzione come motore fondamentale di sviluppo di questo Paese."
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