Ministra, riapra le graduatorie di terza fascia informatizzando la procedura. Lettera

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Inviata da Francesca Piraccini – Rivolgiamo alla ministra le nostre richieste in merito a una revisione di quanto emerso in questi giorni dalla bozza del decreto approvato nel CdM.

Il decreto contiene inquietanti cambiamenti in merito alle graduatorie di terza fascia, la cui riapertura è prevista per giugno 2020 in base al decreto approvato a dicembre 2019. Infatti, siamo in tantissimi ad attendere questo momento, stiamo lavorando alacremente con la didattica a distanza, stiamo studiando per i concorsi, ci stiamo aggiornando sulle metodologie didattiche. In altri termini, abbiamo voglia di lavorare e ci stiamo provando in tutti i modi.

Lavoriamo con contratti brevi, spesso pagati in ritardo e rinnovati di volta in volta con pochissime certezze, ma continuiamo perché amiamo questo lavoro e abbiamo scelto di perseguire questa strada. Chiediamo di non disattendere le promesse fatte, di aprire le graduatorie per le supplenze e permettere che esse vengano assegnate in maniera meritocratica, che l’insegnamento sia qualcosa in cui investire passione, tempo e formazione.

Le chiediamo di non lasciare milioni di precari ancora per un anno in balia del sistema di assegnazione tramite MAD, che ci lascia in coda anche se abbiamo studiato, ci siamo qualificati e abbiamo anche già insegnato, solo perché non ci è data la possibilità di far parte della graduatoria. Un sistema che si basa su criteri assolutamente discrezionali, quindi spesso né meritocratici né trasparenti.

Le chiediamo soltanto la possibilità di lavorare in maniera trasparente e per merito, non per simpatia, fortuna o caso, di non rimandare l’apertura e l’aggiornamento delle graduatorie. Milioni di vite e di scelte di vita dipendono dalla possibilità di lavorare con continuità il prossimo anno. Abbiamo bisogno di rispetto, lo stesso che noi diamo ogni giorno ai nostri studenti. Abbiamo bisogno di impegno del Ministero nell’accettare la sfida e informatizzare se necessario la procedura di inserimento in graduatoria, così come noi abbiamo risposto alla sfida della didattica a distanza.

Abbiamo bisogno che la scuola davvero non si fermi, e che si pensi al domani di docenti, studenti e della scuola tutta, che a settembre si affaccerá a dover affrontare più di 200 mila supplenze.
Confidiamo nell’attenzione che Lei vorrà riservare alle richieste.

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