Ministra Azzolina non ostacoli i docenti più giovani escludendoli dalle graduatorie. Lettera

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inviata da Andrea De Santis, docente precario – Gentile Ministro, le bozze di decreto che circolano in questi giorni hanno destato serie preoccupazioni in migliaia di giovani (e anche meno giovani) che già insegnano o che vorrebbero iniziare ad insegnare.

Il rinvio dell’aggiornamento delle graduatorie d’istituto al prossimo anno è un colpo basso nei confronti di tutti coloro che si sono laureati a partire da luglio 2017, quando la finestra per l’inserimento in graduatoria si era appena chiusa, fino ai neolaureati.

Tutte queste persone vedevano nei mesi estivi del 2020 la legittima possibilità d’inserirsi in graduatoria.

Si è tanto parlato del caos delle mad, dell’enorme lavoro delle segreterie costrette a protocollare un’infinità di queste domande: ebbene, questo caos sarà raddoppiato all’inizio del prossimo a.s. se questo sciagurato rinvio dell’apertura delle g. i. dovesse essere approvato.

Migliaia di docenti stanno firmando petizioni e stanno chiedendo in tutti i modi di riaprire le graduatorie in estate 2020.

Mi aggiungo a loro e aggiungo: se il problema è la trasformazione in graduatorie provinciali, perché non si pensa semplicemente a lasciare il sistema così com’è al momento, ossia con la scelta di 20 scuole, evitando per il momento la trasformazione in graduatorie provinciali?

Tutte le procedure possono esplicitarsi online. Ci ascolti, per il bene della scuola.

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