Milano: GaE secondaria, nomine, progetti. Intervista al Dirigente Coppi

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Con 2mila immissioni in ruolo e un organico di 35mila insegnanti, è l’ufficio scolastico che dà più lavoro in Italia. Ma le difficoltà non mancano. Il messaggio del dirigente, Yuri Coppi: “La scuola affronti le trasformazioni sociali e culturali che stiamo vivendo”

“In questi primi mesi del mio incarico mi sono occupato di garantire il corretto avvio dell’anno scolastico, perché le scuole iniziassero in tranquillità. Qui all’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano ho trovato un ufficio che, malgrado le tante difficoltà, è molto impegnato nei confronti dell’utenza. Sono persone competenti che con il loro lavoro riescono a sopperire alle carenze d’organico.”

Yuri Coppi, 50 anni, è da circa tre mesi dirigente dell’Ufficio scolastico dell’ambito territoriale di Milano e Città metropolitana, un incarico che divide con la guida dell’analogo ufficio di Lodi da quando è subentrato a Marco Bussetti, nel frattempo diventato ministro. Per lui e l’intero staff di via Soderini sono giorni intensi tra nomine dei docenti e personale Ata neo immessi in ruolo, le supplenze, la carenza di insegnanti soprattutto di sostegno. Non solo problemi, per fortuna, perché sono tante le iniziative in corso per l’anno scolastico appena iniziato.

Temi sui quali orizzontescuola.it lo ha intervistato.

Dottor Coppi, quali sono gli ultimi dati sulle immissioni in ruolo nel milanese?

“Abbiamo immesso in ruolo 1876 docenti entro il 1° settembre, e come altre realtà anche noi stiamo scontando la carenza dei docenti di sostegno. Ci sono stati complessivamente 2000 pensionamenti solo a Milano. Ai fini delle nomine a tempo indeterminato e determinato va precisato che le Gae sono esaurite nella scuola secondaria di primo grado. Per quanto riguarda il tempo determinato, per la parte di nostra competenza abbiamo nominato 516 persone. Anche per la secondaria di II grado le Gae sono pressoché esaurite.

Nel personale Ata abbiamo immesso in ruolo 561 persone, tra queste ben 380 sono collaboratori scolastici e 143 amministrativi.”

Quante sono le scuole che amministrate a Milano?

“A Milano e Città metropolitana gli istituti sono 333, suddivisi in 1263 sedi/plessi. Gestiamo un organico di diritto di oltre 35.000 docenti e il personale amministrativo è di 8722 unità. Gli alunni sono in tutto 445.038, di cui 363.378 delle statali e 81.660 delle paritarie.”

Ci sono novità tra le attività che intende attivare per le scuole, come iniziative dell’Ufficio di Milano?

“L’anno scolastico 2018/2019 è appena iniziato. Possiamo citare solo alcune delle tante attività avviate dal nostro Ufficio già dall’anno scolastico 2017/2018. Ad esempio per Educazione stradale abbiamo avviato nel 2018, in collaborazione con Regione Lombardia, “Indagine sul fenomeno delle distrazioni alla guida o in strada per uso improprio dello smartphone da parte dei giovani”, indagine riservata agli studenti della secondaria di II grado, classi 4 e 5. Sono stati intervistati circa 3000 studenti Milano e Città metropolitana) e i risultati dell’indagine saranno resi pubblici nella seconda metà di ottobre.

Cito anche “A scuola di sport. Lombardia in gioco”, un progetto di alfabetizzazione motoria in cui i bambini della primaria hanno occasione di lavorare con un docente esperto, come avviene in altri Paesi europei.

L’ufficio Scolastico di Milano, così come gli altri uffici territoriali, ha lavorato e continuerà a farlo sul tema del bullismo e cyberbullismo, in particolare sulla formazione dei docenti per aiutarli a riconoscere e affrontare questi fenomeni. In tema di Educazione alla Legalità e Educazione alla Cittadinanza attiva, abbiamo in essere iniziative in collaborazione con le forze dell’ordine e con l’esercito oltre che con la Questura di Milano, l’Aeronautica, la Corte dei Conti.

L’Ufficio sta cercando di dar vita alla “Orchestra Metropolitana Milanese Studentesca”, aperta ad alunni di tutte le scuole secondarie di I e II grado di Milano e Città Metropolitana, un progetto che deve essere ulteriormente implementato. A Milano sfruttiamo risorse preziose per il territorio come il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, con cui collaboriamo attivamente.
Poi gliene potrei citare tante altre, ma rischierei di allungare i tempi della nostra conversazione.”

Va bene così, allora. L’anno è iniziato da due settimane. Qual è il suo messaggio alla scuola di Milano?

“Mi piacerebbe che la scuola milanese fosse capace di anticipare le sfide che ci pone l’evoluzione continua della nostra società complessa. Vorrei che la scuola fosse in grado di prevedere e quindi di organizzarsi per affrontare da una posizione di avanguardia le trasformazioni sociali e culturali che stiamo vivendo. Da un punto di vista culturale ritengo che la scuola milanese abbia la capacità e le competenze per farlo. Spesso, il problema sono gli strumenti: l’amministrazione deve lavorare secondo regole e con strumenti che faticano a stare al passo con i cambiamenti che stiamo sperimentando.”

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