Migliaia i bambini non in regola con vaccini, ma livelli oltre 95%. Adesso vaccini per tutti

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Quanti sono i bambini non in regola che non potranno accedere ai nidi e alle scuole dell’Infanzia? A dare i numeri l’ANSA che ha raccolto i dati interpellando i referenti delle regioni, il quadro che ne risulta vede alti tassi di vaccinazioni, ma ancora migliaia di bambini che non potranno seguire un normale corso di studi.

I dati per regione

Secondo quanto riporta l’ANSA, in Lombardia i bambini non vaccinati per l’esavalente sarebbero 15.475, mentre per il morbillo 17.237, in Veneto in totale sono 6.783 i bambini fuori dal sistema scolastico pubblico. In Piemonte saranno 8.000, 3.000 in Friuli Venezia Giulia e quasi 3.700 in Toscana (dove mancano però all’appello i dati delle province di Arezzo, Siena e Grosseto). In Sicilia 1.865 sono inadempienti. In Basilicata, Molise e Puglia la raccolta dati relativa alla copertura vaccinale è in corso, ma le coperture, riferiscono gli uffici regionali, sono buone. Anche dall’Abruzzo non sono disponibili dati, ma in generale le coperture viaggiano su un rassicurante 98%. Per la Campania sono disponibili i dati della Asl Napoli 1 Centro, che conta in totale 1.525 inadempienti alla vaccinazione trivalente e una copertura del 91%.

C’è da ricordare che si tratta di dati che non corrispondono alla realtà dei fatti, dato che molte famiglie hanno optato per non far frequentare nidi e materne ai propri figli, restando, di conseguenza, fuori dalle statistiche.

Campagna contro la disinformazione

L’OMS e l’UE ieri hanno lanciato la campagna “vaccini per tutti”, promuovendo una grande coalizione “pro-vax” che punterà a coinvolgere anche piattaforme come FaceBook e addirittura Pinterest per combattere la disinformazione sui vaccini. I social, c’è da sottolineare, hanno già iniziato spontaneamente attraverso la censura di messaggi non allineati al pro-vax.

L’Esecutivo Ue e l’Organizzazione mondiale della sanità vogliono “promuovere una grande coalizione pro-vax per ripristinare la fiducia nella scienza e nell’umanità”, ha dichiarato il commissario Ue alla Salute, Vytenis Andriukaitis. “Non c’è solo questo vertice, stiamo anche portando avanti una serie di iniziative – ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom – come per esempio quelle per contrastare la disinformazione insieme a Facebook e Pinterest. Daremo seguito a questa prima riunione per dimostrare al mondo che i vaccini funzionano ma è necessario migliorare l’accesso”.

Dai docenti al personale sanitario, ma le vaccinazioni riguarderanno tutti

Tra le prime categorie che potrebbero essere oggetto di questa campagna c’è il personale della scuola e quello sanitario, perché ritenute categorie “a rischio”, perché a contatto con categorie a rischio. Ma l’obiettivo è di vaccinare tutta la popolazione attraverso un piano che coinvolga oltre alla scula, anche le Università e le strutture sportive.

Questo, ad esempio, quanto previsto il Piano nazionale per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita 2019-2023 inviato dal Ministero della Salute alle Regioni.

Concorsi
Si prevede di introdurre l’obbligo di vaccinazione come requisito di accesso, al momento, per i concorsi di Forze dell’ordine e vigili del fuoco.

Università
Al momento dell’iscrizione al primo anno si verifica la situazione vaccinale dello studente per poi proporre la profilassi ai più suscettibili. La proposta di profilassi verrà ripetuta sino a quando lo studente non vi provveda.

Non essere vaccinati, inoltre, diventerà criterio di esclusione per la partecipazione al programma Erasmus.

Associazioni sportive
La mancata vaccinazione, come nel caso dell’Erasums, sarà criterio di esclusione dalle associazioni sportive (oltre che dalle forze dell’ordine e dai vigili del fuoco).

Scuola
Le scuole, da parte loro, dovranno tenere l’elenco aggiornato dei studenti non in regola con l’obbligo vaccinale, così da individuare gli eventuali casi di morbillo e far provvedere alla vaccinazione (cosa che già avviene in seguito alla legge Lorenzin)

Vaccinologia
Si prevede l’inserimento della “Vaccinologia” in tutti i corsi di laurea  dell’Area Sanitaria dell’Università.

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