Messa a disposizione sostegno: invia la mad su cattedre vacanti con Voglioinsegnare.it

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Messaggio sponsorizzato – La scuola è iniziata ma ancora tantissimi insegnanti mancano all’appello, soprattutto per i posti di sostegno, e si tenta di coprire le cattedre vuote con la candidatura diretta tramite la messa a disposizione.

Ecco dove sono principalmente i posti vacanti, che si localizzano soprattutto nelle città del Nord Italia.

Como

A tre giorni dall’inizio della scuola, le cattedre nel Comasco non sono tutte coperte, anzi. Il problema non nasce oggi e, a pochissimo tempo dallo squillo della prima campanella, fra sostegno e “posto comune” ci sono ancora centinaia di buchi da coprire. Nel dettaglio, se considerati sia i posti interi sia gli “spezzoni orari”, le disponibilità che si potrebbero coprire sono 32 nell’infanzia, 150 nella primaria e 24 nella secondaria di secondo grado. 

Parma

A Parma mancano 750 insegnanti di sostegno, e per questo 1.500 famiglie pavesi sono in ansia. Da anni non si fanno concorsi, le graduatorie sono azzerate e i presidi potranno chiamare solo prof senza qualifica specifica.

Brescia

Negli istituti bresciani mancano all’appello circa 700 insegnanti di sostegno e il rischio concreto è di non riuscire a trovare un numero di supplenti sufficienti per coprire tutte le necessità. In qualche istituto della provincia si sta già profilando la possibilità di chiedere ai genitori di figli disabili di tenerli a casa finché non ci sia la certezza di poter garantire il sostegno.

Torino e Piemonte

Nella provincia di Torino mancano 908 docenti di sostegno: 65 nella scuola d’infanzia, 405 nella primaria, 398 in quella di primo grado e 40 in quella secondaria. Rimarranno scoperte 800 cattedre secondo il sindacato. Secondo la Regione, sono 536.616 (il 2,6% del totale) gli alunni che hanno presentato una certificazione di disabilità nel 2017 e quindi per legge hanno diritto al sostegno. Il problema è più evidente per la scuola primaria, perché i laureati in Scienze della Formazione Primaria in Piemonte sono insufficienti per i posti disponibili, molti sono quindi i supplenti che arrivano dal Sud per coprire le cattedre vacanti. Insufficienti anche le nomine in ruolo del personale ATA: 341 nomine in ruolo a fronte di 680 posti.

“Le classi di concorso più in crisi restano matematica alle medie, matematica e informatica alle superiori”, ricorda Maria Grazia Penna, segretaria regionale del Piemonte.

Per questo il metodo più immediato che le scuole continuano a utilizzare per ricercare personale docente, è tramite le domande di messa a disposizione. La mad si può inviare anche se non si possiedono esattamente tutti i titoli specifici per l’insegnamento, e con l’estrema carenza di insegnanti c’è possibilità di essere contattati comunque.

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Sardegna

Anche in Sardegna come negli anni scorsi mancano gli insegnanti di sostegno. L’allarme arriva dai sindacati e dalle famiglie degli alunni con disabilità. “Non so ancora se mia figlia comincerà la terza elementare con la stessa maestra di sostegno – dice la mamma di una bambina di 9 anni affetta da gravi disabilità psico-motorie – A quella dell’anno scorso si era affezionata molto. Sarà un trauma dirle che quest’anno dovrà cominciare tutto daccapo con un nuovo docente”. In Sardegna, sul sostegno i posti a tempo determinato (in gergo tecnico “in deroga”, supplenze fino al 30 giugno) nel 2017/18 erano 2542 su 5282 posti, quasi la metà del totale.

Quest’anno le docenze in deroga saranno addirittura di più. Com’è possibile? “Le università che li devono specializzare non ne sfornano abbastanza (l’ultimo anno appena 240 tra Cagliari e Sassari), in più con la riforma del reclutamento i tempi si allungano ben oltre l’anno che prima occorreva per ottenere il titolo. Quest’anno si sono conclusi i percorsi formativi offerti dagli atenei sardi ma, ovviamente, 240 docenti in più non sono sufficienti.

Bergamo

“Si ripropone ogni anno e sempre più grave. – ha dichiarato Salvo Inglima, vertice della Cisl Scuola Bergamo – Aumentano le certificazioni da parte degli studenti, ma mancano insegnanti specializzati che possano seguire adeguatamente ragazzi e ragazze sin dalla scuola primaria.”

Nell’anno scolastico 2017/2018, secondo i dati dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, i posti per i docenti comprendevano i 2.180 del sostegno per favorire l’inclusione dei 4.360 studenti disabili (erano 4.169 nell’anno scolastico 2016/2017) di cui 969 con disabilità grave (fra i quali 60 inseriti nelle dieci scuole potenziate). Si arriva quindi a un rapporto medio provinciale di un docente di sostegno ogni due alunni con disabilità.

Alessandria e Friuli Venezia Giulia

È la Flc Cgil a sollevare l’allarme anche per gli istituti di Alessandria e provincia, dove restano da coprire 561 posti dopo la chiusura al 31 agosto delle immissioni in ruolo da parte dell’ufficio scolastico (ossia l’assegnazione delle cattedre a chi ha avuto il posto a tempo indeterminato tramite le graduatorie del concorso 2016, quelle a esaurimento e quelle di merito regionali degli “abilitati”).

Altro allarme, quello che riguarda gli insegnanti di sostegno: il Friuli Venezia Giulia, infatti, è carente – stando ai dati della Cisl Scuola Fvg – di 400 unità. “Sappiamo che su questa partita si è mosso anche l’Ufficio scolastico regionale, per garantire il rapporto 1:1 a circa i 1.640 studenti in situazione di gravità, tuttavia l’emergenza rimane alta”.

Per candidarsi per ruoli su sostegno, è sufficiente inviare la messa a disposizione, in quanto non è necessario avere una qualifica specifica per il ruolo; l’invio della mad infatti è diverso dall’iscrizione in graduatoria.

Per l’invio della messa a disposizione è sufficiente utilizzare la piattaforma Voglioinsegnare.it.

 

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