Per Melissa e le vittime di Brindisi, i messaggi di cordoglio

Di Lalla
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red – Proseguono i messaggi di cordoglio e solidarietà alla famiglia di Melissa Bassi, a tutte le studentesse ferite, a tutta la cittadinanza di Brindisi l’ attentato di ieri mattina alle 7.45, prima dell’ingresso a scuola.

red – Proseguono i messaggi di cordoglio e solidarietà alla famiglia di Melissa Bassi, a tutte le studentesse ferite, a tutta la cittadinanza di Brindisi l’ attentato di ieri mattina alle 7.45, prima dell’ingresso a scuola.

Ufficio Stampa Cisl Scuola – Hanno portato la morte nel luogo della vita, seminato terrore e tragedia nello spazio giovanile dei sogni e della speranza. Da dove viene questa follia, questo perverso disegno di cieca violenza?

Inquietante e terribile il tempo che vede i giovani e la scuola entrare nel mirino di barbare strategie di eversione e di odio.

Mentre ci stringiamo al dolore di chi è stato direttamente colpito dall’attentato alla scuola di Brindisi, rinnoviamo il nostro impegno a lavorare in ogni scuola e con tutti i ragazzi per una cultura della legalità, della democrazia, della giustizia, del bene comune.

Come Cisl e come Cisl Scuola saremo presenti con questo spirito in tutte le manifestazioni con cui il Paese vorrà testimoniare il dolore, il turbamento, lo sdegno che in queste ore lo percorrono, ma anche la volontà di costruire, con e per i suoi giovani, un futuro di serenità e di sviluppo.

Francesco Scrima
Segretario Generale Cisl Scuola

USB esprime cordoglio e solidarietà alla famiglia Bassi, a tutte le studentesse ferite, a tutta la cittadinanza di Brindisi per il vile attentato

Non sappiamo chi può aver messo quelle bombole di gas davanti alla scuola che esplodendo hanno tolto la vita a Melissa, ferito le sue compagne e segnato le vite di tutti noi.

Sappiamo che è o sono dei vigliacchi, solo dei vigliacchi potevano un ignobile crimine come questo.

Sappiamo che le bombe esplose nell’orario di arrivo dei pulmann di studenti, nell’orario di entrata nella scuola statale, per lo più frequentato da ragazze, colpiscono studenti e giovani, lavoratori e familiari di Brindisi, Mesagne e provincia. Una provincia in una regione ai margini del sud del Paese. Una regione tanto periferica e bella, quanto preda della criminalità organizzata, già per questo in passato alla ribalta delle cronache nazionali, e di chi ripetutamente cerca di usurparne bellezze e risorse.

Sappiamo che tutta la società italiana è martoriata dall’individualismo, dalla ricerca di profitti ad ogni costo che arrivano fino dentro le istituzioni.

E’ in questo contesto di lotta di tutti contro tutti all’interno di poteri economici e politici che qualsiasi vigliacco può immaginare e realizzare di colpire una scuola, magari perché intitolata a Falcone /Morvillo.

Mafia, terrorismo oppure un pazzo o una faida famigliare è sconcertante non poter escludere nulla.

La violenza sulla scuola, sui giovani è la violenza contro il futuro del
nostro paese.

I nostri giovani sono sempre più oggetto di violenze proprio davanti alle scuole in tutto il paese, dalla violenza politica, a volte, anche da quella dell’ordine pubblico’ durante le loro manifestazioni, come se qualcuno avesse ben capito che proprio la scuola è il punto debole e indifeso.

Così mentre si spendono milioni assegnando scorte, proteggendo i centri delle città e criminalizzando sistematicamente il dissenso o la protesta, i luoghi della vita di tutti i giorni, la scuola diventano ilbersaglio facile, incustodito anche per mancanza di semplici bidelli!

Troppi sono i ricordi e i dolori che richiama questo fatto e il contesto in cui sta avvenendo, e suggeriscono altri possibili scenari in cui l’impunità dei colpevoli favorisce la paura delle persone a partecipare alla vita democratica di questo paese.

Come in altri momenti i lavoratori di sapranno conquistare un futuro per tutti, rivendicando sempre e tutti gli spazi democratici di lotta conquistati dai partigiani con la Costituzione.

Non ci faremo terrorizzare.

UCIIM – Incommensurabile nella sua gravità l’attentato che stamani ha colpito non solo l’Istituto professionale “Francesca Laura Morvillo Falcone” e l’intera comunità brindisina, ma che ha anche ferito dolorosamente il cuore della Scuola tutta, dell’umana convivenza di un popolo che si considera civile ed ispirato ai valori più alti, sia per tradizione che per aspirazione.

Infierire brutalmente e con evidente intenzionalità sui ragazzi, sui nostri figli, è inconcepibile, contro natura, neanche le bestie feroci arrivano a tanto. Come è possibile decidere con il senso della ragione il sacrificio di giovani innocenti nel momento in cui stanno per varcare la soglia del loro luogo di incontro e di crescita?

E’ un disegno efferato a cui bisogna reagire con ogni determinata acutezza di indagine circa il fatto criminoso, ma anche in merito alle motivazioni che esulano da qualsivoglia ragione, all’entro-terra in cui è stato concepito, ad eventuali collegamenti.

E’ un atto esecrando che deve chiamare a raccolta la comunità civile di tutto il Paese, far nascere uno spirito di solidarietà tenace e costante tra tutte le forze sane della nostra società, per stroncare ogni tentativo di eversione in ogni contesto.

Perché le parole, i cortei ed i propositi non si vanifichino col passare dei giorni, per dare senso concreto ad un impegno umano e civile inderogabile è assolutamente urgente che ciascuno di noi s’interroghi su come prendere parte ad una cordata di risalita verso i valori concreti da vivere nella quotidianità e si carichi della propria parte di corresponsabilità.

Gli studenti dell’Istituto “Francesca Laura Morvillo Falcone” avevano scelto di affrontare i problemi della legalità, si erano distinti per il loro interesse ed è forse per questo che sono stati posti nel mirino di criminali senza Dio, né Patria, né umanità.

Altri esempi significativi che tutti rammentiamo, le lenzuola bianche di Palermo ed icortei dei giovani calabresi con gli striscioni "e adesso ammazzateci tutti", dimostrano come i nostri ragazzi siano sensibili ai valori autentici della convivenza civile e della fratellanza cristiana.

Se qualcuno perisce nella trincea della vita, le idee, le aspirazioni, la tensione l’entusiasmo non muoiono.

Il sacrificio di Melissa Bassi, unito alla sofferenza di tanti, deve scuotere gli animi e far germogliare una copiosa fioritura di coraggioso impegno per la legalità non solo proclamata ma testimoniata nell’essenzialità della vita.

Alla famiglia di Melissa, ai Genitori degli altri ragazzi colpiti, al Dirigente ed ai Docenti dell’Istituto, alla comunità di Brindisi, alla Scuola italiana ferita da tanta nefandezza l’UCIIM nazionale è vicina e solidale, impegnata più di sempre ad intensificare l’opera educativa a favore dei questi giovani che sicuramente costituiranno domani una società migliore di quella che stiamo loro consegnando.

Amoroso (Grande Sud): solidarietà e cordoglio, ma si intervenga subito per la sicurezza nazionale

"L’attentato di questa mattina alla scuola di Brindisi ‘Morvillo Falcone’ denota una ferocia e una brutalità senza precedenti e a tal proposito, a nome di tutto il coordinamento provinciale di Grande Sud, esprimo profondo dolore e vicinanza alle famiglie dei ragazzi colpiti, ed in particolare rivolgiamo un pensiero a quei genitori che hanno visto i loro figli entrare felici a scuola senza sapere che le loro vite sarebbero state portate via.

Così Paride Amoroso, coordinatore Provinciale di Grande Sud Caserta, commentando l’attentato di questa mattina a Brindisi.

"Questo vile gesto- continua Amoroso – va condannato con fermezza e determinazione. Altresì, chiediamo al Governo e al Ministro degli Interni, di fare immediata chiarezza su questo gravissimo episodio, con l’auspicio che il Ministro ponga in attività la nostra Intelligence (servizi segreti) per porre un freno alla dilagante escalation di attentati terroristici che hanno comunque l’obiettivo di disarticolare una civile convivenza."

"Purtroppo -conclude l’esponente di Grande Sud – ancora non si è a conoscenza della natura del gravissimo gesto, non si esclude di certo la pista Mafiosa, ma se ciò è scaturito da segnali politici o di attacco allo Stato, la cosa è ancor più allarmante e destabilizzante. In ogni caso, prendersela con delle anime innocenti è da mostri e vigliacchi."

La lettera del ministro Profumo agli studenti e alle studentesse della scuola italiana

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