Maturità, Bussetti favorevole alla tesina
Tesina sì o no durante il colloquio dell’esame di Stato della scuola secondaria di II grado? E’ un argomento che fa molto discutere gli insegnanti.
Come si svolge il colloquio degli Esami di Stato
Il colloquio ha inizio con un argomento disciplinare o pluridisciplinare, scelto dal candidato, anche riferito ad attività o esperienze attuate durante l’ultimo anno del corso di studi.
Preponderante rilievo deve essere riservato alla prosecuzione del colloquio, che deve vertere su argomenti di interesse multidisciplinare e con riferimento costante e rigoroso al lavoro didattico realizzato nella classe durante l’ultimo anno di corso. Esame maturità 2018: quali regole per il colloquio?
Finora gli alunni hanno prodotto o una mappa concettuale in cui esplicitano un percorso di collegamento tra le varie discipline oppure una tesina di approfondimento che, partendo da un argomento, si ricolleghi a varie discipline.
Nel corso degli anni l’utilizzo della tesina è diventato problematico per numerose commissioni: da un lato infatti se il lavoro deve essere svolto per bene, alle spalle occorre un minuzioso lavoro in clase finalizzato alla stesura di questo documento (e nella parte finale dell’anno scolastico nelle classi quinte ritagliarsi questo lasso di tempo è spesso difficile). D’altro canto, non sfugge a nessuno l’esperienza di insegnanti che hanno lasciati liberi gli alunni di sperimentare e di mettere a frutto conoscenze e competenze, per poi ritrovarsi agli esami con lavori scopiazzati dal web.
Inoltre, quanto tempo assegnare – nell’economia di un colloquio che dura circa un’ora e che deve prevedere anche la visione degli elaborati scritti – a questa parte del colloquio? La circolare del Miur afferma “preponderante rilievo deve essere riservato alla prosecuzione del colloquio”. Di conseguenza l’esposizione della tesina alla commissione è finita con il diventare un adempimento formale, e al quale viene assegnato poco valore nella decisione del voto da attribuire all’intero colloquio.
Il nuovo esame di Stato
Entrerà in vigore dall’anno scolastico appena iniziato, e c’è già confusione. Da un lato infatti ci sono le norme lasciate in eredità dal Ministro Fedeli, dall’altro le novità annunciate dal Ministro Bussetti che però non sono state ancora tradotte in normativa per gli insegnanti.
Nella visione della Fedeli la tesina andava in soffitta a favore di un colloquio incentrato sulle esperienza dell’alternanza scuola lavoro. Di parere diverso il Ministro Bussetti, per il quale invece l’alternanza scuola lavoro non dovrà essere centrale nel nuovo esame di Stato, a favore della valorizzazione delle discipline centrali nel corso di studi. “E – scrive il Corriere – se fosse per lui alla Maturità vorrebbe persino rimettere la tesina”
Maturità 2019, Bussetti: novità entro settembre. Alternanza scuola lavoro non sarà centrale
Al quinto anno debutta la prova Invalsi
Intanto sono state decise le date in cui si svolgeranno le prove Invalsi di Italiano, Matematica e Inglese, da quest’anno introdotte anche le classi quinte. Prove Invalsi, si parte dal 4 marzo. Tutte le date per l’a.s. 2018/19