Maturità 2019, Bussetti: prove esame su quanto svolto, richiesta capacità di collegare i saperi

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Il Ministro Bussetti, ospite di Zapping su RaiRadio1, è intervenuto sulla nuova Maturità, riformata dal D.lgs. 62/2017.

Maturità 2019: simulazioni seconda prova per tarare le prove d’esame

Il Ministro ha cercato ancora una volta di tranquillizzare i maturandi, ai quali si è cercato di venire incontro con lo svolgimento delle simulazioni.

Le simulazioni, ha proseguito il Ministro, serviranno a tarare le prove su ciò che realmente svolgono in classe gli studenti  e che magari sfugge al Ministero.

Maturità 2019: riforma ereditata

Bussetti  ha sottolineato che il nuovo Esame è stato introdotto dal precedente Governo con il D.lgs. 62/2017 e che un rinvio sarebbe servito a poco, considerato che il prossimo anno si sarebbe ripetuta la stessa situazione.

Il nuovo Esecutivo, ha proseguito il titolare di viale Trastevere, ha cercato di adeguare adattare la riforma, cercando di rendere l’Esame più adeguato al percorso di studi seguito dai ragazzi. Al riguardo, ad esempio, sono stati prorogati al prossimo anno due nuovi requisiti d’accesso all’Esame, ossia lo svolgimento della prova Invalsi (che si svolgerà comunque senza costituire requisito d’accesso) e quello dell’alternanza scuola-lavoro.

Maturità 2019: vantaggi

La Maturità sarà a misura dei ragazzi.

Inoltre, ha affermato Bussetti, le prove saranno corrette con griglie nazionali che assicureranno omogeneità nelle correzioni.

L’esame, infine, punta a verificare la capacità degli studenti di collegare i diversi temi e alla risoluzione dei problemi, in modo da preparali all’ingresso in società e al mondo del lavoro.

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