Maturità senza cellulari? Costerebbe 2 milioni di euro

Di Lalla
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red – Alla proposta dell’ANP di "valutare la la possibilità di disporre l’utilizzo nelle sedi d’esame di apparecchiature elettroniche atte a rilevare la presenza di cellulari accesi, anche in stand-by", risponde Skuola.net, che ha cercato di stimare il costo di una simile operazione e una eventuale fattibilità a livello amministrativo

red – Alla proposta dell’ANP di "valutare la la possibilità di disporre l’utilizzo nelle sedi d’esame di apparecchiature elettroniche atte a rilevare la presenza di cellulari accesi, anche in stand-by", risponde Skuola.net, che ha cercato di stimare il costo di una simile operazione e una eventuale fattibilità a livello amministrativo

Un rilevatore come quello auspicato dai presidi, nella sua versione d’accesso, si può trovare facilmente negli shop online da un minimo di 20 euro – affermano da Skuola.net – con un’affidabilità tutta da verificare come spesso accade con l’elettronica no brand di provenienza cinese. Prodotti più rassicuranti, hanno un costo che invece si può aggirare intorno ai 100 euro.

Questa cifra, moltiplicata per le circa 22.500 classi quinte che si apprestano a sostenere l’esame, può tradursi in una spesa stimata che si aggira tra i 450.000 e 2.250.000 euro. Senza contare che a questo punto anche i bagni, luogo d’ispirazione per eccellenza, andrebbero presidiati con tali dispositivi. Chiaramente si potrebbero ridurre i costi pensando di adottare un rilevatore per scuola, ma questo costringerebbe commissari di Maturità a un estenuante pattugliamento dell’edificio e favorirebbe gli eventuali studenti poco diligenti a copiare nel periodo di assenza del tanto odiato rilevatore.

Un dirigente amministrativo della Pubblica Amministrazione, interpellato da Skuola.net, conferma che una simile spesa richiede una procedura di bando di gara europeo: in 4-6 mesi sarebbe quindi possibile concludere l’acquisto dei rilevatori. Tempi più brevi sarebbero possibili se questi articoli fossero già disponibili in Consip, ma da una prima ricerca effettuata si può escludere questa possibilità.

Sicuramente sarebbe più semplice se i singoli istituti si dotassero di questi prodotti, ma in questo caso si dovrebbe attingere ai fondi propri, che già sono esigui tanto da costringere molte scuole a richiedere un contributo agli studenti per organizzare l’esame.

La proposta dei presidi allo stato attuale sembra essere tecnicamente impraticabile – commenta Daniele Grassucci, Responsabile delle Relazioni Esterne del portale Skuola.net – più semplice invece porre un codice di autoregolamentazione per i siti specializzati per evitare che si pubblichino le soluzioni delle tracce anzitempo."

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