Mascolo, Ugl: Meritocrazia? Con questo sistema è impossibile scegliere gli insegnanti meritevoli

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Daniela Sala – “È inutile che continuiamo a parlare di concorsi, tfa ordinari, tfa speciali quando in realtà non facciamo altro che continuare a creare norme che creano contenziosi e originano ricorsi”.

Daniela Sala – “È inutile che continuiamo a parlare di concorsi, tfa ordinari, tfa speciali quando in realtà non facciamo altro che continuare a creare norme che creano contenziosi e originano ricorsi”.

Esordisce così il segretario nazionale dell’Ugl Scuola, Giuseppe Mascolo nell’intervista a Orizzonte Scuola, dopo la sua dichiarazione sul caso di Francesca Pallone l’insegnante di Varese che, solo dopo una sentenza del Tribunale, si è vista riconoscere sia sul piano giuridico che economico alcune supplenze ‘erroneamente non conferite’. Quello che serve secondo Mascolo, che auspicava genericamente la necessità di un nuovo sistema di reclutamento, sono “norme semplici e snelle” che appunto evitino questi contenziosi.

Il segretario di Ugl Scuola critica anche l’ultimo concorso “si valutano conoscenze di tutti i tipi con un testa risposta multipla, come alla scuola guida, ma non l’attitudine all’insegnamento. Che senso ha un concorso simile? Una persona può benissimo essere un pozzo di scienza ma totalmente incapace di trasmettere le sue conoscenze”.

Secondo Mascolo bisognerebbe viceversa partire da una riforma dell’università, creando corsi di laurea già abilitanti oppure istituire un concorso che valuti gli insegnanti non con un test a risposta multipla ma esclusivamente attraverso un esame delle sue competenze didattiche.

“Dobbiamo dare a tutti la possibilità di studiare – continua – mentre oggi gli aspiranti insegnanti sono costretti a investire molti soldi per sostenere concorsi e tfa, che sono corsi di preparazione riduttivi che servono solo a dirottare i soldi da altre parti”. Il problema secondo Mascolo è che anche quando si taglia si finisce sempre per tagliare sul personale e non sugli sprechi. “Così ci ritroviamo con gente che in pratica vince i concorsi per ritrovarsi a fare supplenze. E questo anche perché le assunzioni dovrebbero essere fatte su tutti i posti vacanti e disponibili.

Insomma sarebbe tutto il sistema a non essere meritocratico: “Vogliamo parlare di chi valuta gli insegnanti? Sono davvero persone qualificate per farlo? Così come i dirigenti: finché non avranno responsabilità diretta dei propri errori continueranno a ripetersi episodi come quello di Francesca Pallone.

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