Marzo, due scioperi della scuola e manifestazioni per assunzioni precari. I dettagli

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Il mese di marzo si apre all’insegna della protesta. In calendario ci sono già due date significative: 8 e 15 marzo.

Venerdì 8, giornata dedicata alla donna, sarà caratterizzata da più scioperi. Cogliendo la storica ricorrenza femminile, la Cgil ha indetto una manifestazione di piazza per ribadire i temi politici portati avanti dal sindacato sulla questione di genere, cioè sulla condizione della donna ancora lontana dall’essere paritaria rispetto a quella degli uomini, e sugli altri argomenti principe, come il potenziamento della rete dei consultori e dei centri antiviolenza fino alla battaglia storica per la piena applicazione della legge 194.

C’è poi la protesta di 24 ore indetta dalle attiviste di Non Una di Meno che a grandi linee coincide con le rivendicazioni della Cgil, soprattutto nella rivendicazione di una piena parità nel mondo del lavoro.

Nella stessa giornata, anche i sindacati di base hanno proclamato l’astensione dal lavoro, a prescindere dalle questioni di genere, che riguarda anche il comparto scuola, per protestare contro tutto il precariato.

Sempre l‘8 marzo nel Veneto si andrà in piazza per manifestare contro l’ultima sentenza del Consiglio di Stato (27 febbraio 2019) che comporterà il licenziamento di massa dei diplomati magistrale ante 2002. L’iniziativa, in questo caso, è stata organizzata dal Cub Scuola Veneto.

Quattro giorni dopo, martedì 12 saranno Cgil, Cisl e Uil a richiamare la piazza, ma solo per il comparto scuola, per tornare sul tema del precariato, legando questo tema a quello dei posti che saranno lasciati liberi dai pensionati quota 100.

Dopo altri 4 giorni, venerdì 15 marzo, è una donna molto giovane a chiamare alla mobilitazione: Greta Thunberg, l’adolescente svedese, che a partire dal forum di Davos si sta battendo per sensibilizzare il mondo intero, facendo appello ai suoi coetanei, contro l’inquinamento che contribuisce ai cambiamenti climatici.

Ha sollecitato gli studenti di tutte le nazioni a scendere in piazza per salvare il Pianeta. La manifestazione si svolgerà in tutte le città più importanti e potrebbe essere considerata nell’era della globalizzazione, la prima manifestazione globale coordinata. Il grande evento coordinato per il 15 marzo è stato preceduto da manifestazioni sullo stesso tema che si sono svolte sempre di venerdì.

Sempre per il 15 marzo, anche Sisa, il Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente ha proclamato uno sciopero del Comparto Scuola di tutto il personale docente, dirigente e ATA, di ruolo e precario, in Italia e all’estero. Lo sciopero è stato riconosciuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri  – Dipartimento della Funzione Pubblica. Il ministero della Pubblica Amministrazione ha ricordato le ottemperanze per l’esercizio del diritto di sciopero con il godimento dei diritti della persona tutelati costituzionalmente.

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