Mantova, ai precari reintegrati in graduatoria il Miur chiede le spese di lite

Di Lalla
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red – Non c’è pace per i supplenti di Mantova che dopo aver ottenuto la stipula senza riserva alcuna dei contratti per l’a.s. 2012/13, devono adesso rispondere alla richiesta dell’Avvocatura dello Stato di Brescia della somma di 200 euro per ciascun ricorrente, per un totale di 3.600 euro.

red – Non c’è pace per i supplenti di Mantova che dopo aver ottenuto la stipula senza riserva alcuna dei contratti per l’a.s. 2012/13, devono adesso rispondere alla richiesta dell’Avvocatura dello Stato di Brescia della somma di 200 euro per ciascun ricorrente, per un totale di 3.600 euro.

In breve i fatti

USB – […] Ai docenti che si sono ritrovati esclusi dalle nomine nel mese di settembre è stata proposta una conciliazione in base alla quale i ricorrenti che avrebbero rinunciato al riconoscimento giuridico dei propri diritti, per i quali si erano giustamente battuti, avrebbero ottenuto l’incarico firmando seduta stante il contratto annuale a tempo determinato.

Trenta docenti si sono rifiutati di conciliare, non hanno ceduto al ricatto e hanno fatto ricorso nuovamente alla giustizia.

Lunedì 1 ottobre a Mantova i giudici Bettini e Mantovani hanno reso esecutivi i procedimenti d’urgenza con cui ordinano al MIUR "accertata l’illegittimità della esclusione dei ricorrenti […] di reinserire gli stessi nelle rispettive graduatorie".

Saranno stipulati immediatamente i contratti senza alcuna riserva così come vegono stipulati ogni anno e come avrebbe dovuto essere anche nel mese di settembre all’atto delle convocazioni"

In conseguenza di questa vittoria i precari hanno rinunciato ai ricorsi (anche a quelli con i quali si richiedeva il riconoscimento degli scatti di anzianità)

Ma per il Miur la partita non si è ancora chiusa e ci tiene a fornire una spiegazione

"1. Per l’Amministrazione resistente la parità di trattamento tra i suoi lavoratori è un valore irrinunciabile, oltre ad essere un preciso obbligo di legge: di qui la portata generale dell’esito dei presenti giudizi, la cui decisione – in punto di ultra attività o meno del giudicato del dicembre 2011 – si presta ad orientare in modo definitivo e cogente l’operato dell’Amministrazione con riferimento ai ricorrenti che quel giudicato hanno ottenuto.

2. Come si è spiegato nelle memorie di costituzione nei giudizi cautelari n. 552/2012 RGL e seguenti, le nuove azioni risarcitorie di cui ai ricorsi n. 433/2012 e 456/2012 RGL (tendenti ad ottenere l’affermazione dell’ultra attività del giudicato del dicembre 2011) sono stati la causa scatenante della necessitata iniziativa dell’Amministrazione scolastica, finalizzata semplicemente a tutelare se stessa da ulteriori condanne di tenore identico a quelle già subite. Per questa ragione una "riuncia agli atti" che giunge dopo 6 ricorsi di urgenza e un clamore mediatico che ha alterato il sereno lavoro degli uffici scolastici in un momento particolarmente delicato dell’anno scolastico, non è propriamente tempestivo. Sarebbe quindi affatto ingiusto se le spese legali di questa procedura restassero in capo al Miur."

Le spese legali vengono quindi quantificate in 200 euro per ogni ricorrente, per un totale di 3.600 euro, da versare in unica soluzione all’Avvocatura distrettuale dello Stato di Brescia. In assenza di pagamento, l’accettazione della rinuncia ai ricorsi rimane valida, ma la liquidazione delle spese legali verrà rimessa al Giudice ai sensi dell’art. 306 u.c. c.p.c.

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