Manifestazione nazionale della scuola contro i tagli e la privatizzazione per il lavoro e il diritto allo studio il 26 Maggio a Roma

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red – Al nostro microfono chiedono il reintegro dei posti tagliati dalla "riforma" Gelmini, denunciano l’illusione del Tfa che abiliterà docenti in classi di concorso sature e dicono no alle prove Invalsi come criterio di valutazione parziale. Segue il comunicato

red – Al nostro microfono chiedono il reintegro dei posti tagliati dalla "riforma" Gelmini, denunciano l’illusione del Tfa che abiliterà docenti in classi di concorso sature e dicono no alle prove Invalsi come criterio di valutazione parziale. Segue il comunicato


Domenica 6 Maggio, al teatro Volturno, si è tenuta un’assemblea nazionale molto partecipata di numerose realtà della scuola a cui hanno preso parte i coordinamenti dei precari, i comitati degli insegnanti e dei genitori, le associazioni studentesche e varie sigle sindacali. Dopo la riuscita manifestazione di Milano del 21 aprile scorso contro la sperimentazione della chiamata diretta degli insegnanti e i presidi manager è nata l’esigenza di una più ampia mobilitazione nazionale sulla scuola che metta al centro il tema del lavoro e del diritto allo studio contro i tagli e la privatizzazione.

Nei soli sei mesi da cui è in carica il Governo Monti, i provvedimenti che come scuola abbiamo subito, insieme a quelli che riguardano in generale il lavoro, procedono secondo un ritmo che è notevolmente accelerato rispetto alla fase precedente: la riforma delle pensioni, che costringe gli insegnanti a rimanere a scuola sino alla tarda età bloccando il turn-over e quindi le nuove immissioni; le proposte spot del Ministro Profumo su un concorso fatto mentre il Governo continua a discutere di riduzione dell’organico; la sperimentazione in Lombardia sulla chiamata diretta da parte dei Presidi; l’azzeramento dell’articolo 18 esteso ora anche ai dipendenti pubblici; il ridimensionamento degli istituti; l’abolizione del valore legale del titolo di studio; e, per concludere, l’attuale approvazione nelle Commissioni di camera e senato, evitando così la discussione in aula, del PDL Aprea sulla riforma degli organi collegiali e, più in generale, sul progetto di privatizzazione della scuola, che riduce la rappresentanza docente e studentesca e cancella una delle conquiste più importanti della scuola pubblica italiana: il collegio dei docenti, baluardo della democrazia negli istituti. Tutto ciò avviene mentre nelle scuole si continuano a tenere i famigerati test INVALSI, il cui fine ultimo è quello di coprire la riduzione costante dei finanziamenti attraverso la loro destinazione a pochi presunti istituti meritevoli e far passare ulteriori tagli. In questo quadro già gravissimo, si inseriscono ulteriori tagli alla scuola previsti dalla cosiddetta spending review.

Di fronte all’attuale attacco capillare e sistematico che come lavoratori della scuola e come studenti stiamo subendo, non possiamo rimanere passivi. Per questo lanciamo un percorso di mobilitazione permanente dentro e fuori le scuole per arrivare ad una manifestazione nazionale in difesa dell’istruzione pubblica il 26 Maggio a Roma.

Chiediamo a tutte le realtà organizzate e a tutti i cittadini di condividere con noi questo percorso, aderendo a questo appello e a partecipare alla giornata di mobilitazione.

Promotori: Coordinamento Precari Scuola Roma, Coord. lavoratori scuola "3ottobre" Milano, Coordinamento Precari scuola Napoli, Coordinamento Precari Scuola Mantova, Coodinamento precari scuola Ravenna, Coordinamento Precari Scuola Latina, Gratis Toscana, Rete Autorganizzata Precari scuola Veneto, Ass. FormaMente Palermo.

Prime adesioni: Unione degli Studenti, Coordinamento delle scuole secondarie di Roma, Circolo didattico 126° “Iqbal Masih”, Coordinamento scuole del IV Municipio, Usb scuola, Usi, Unicobas, Flc Cgil, precari scuola Cub, Sel, Prc.

Per aderire: [email protected]

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