M5S. Sconto sui libri digitali, ma solo se acquistati in libreria. Si difendono le lobby

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M5S – Sui libri digitali passo in avanti, ma anche grande occasione mancata.

La causa è l’’atteggiamento conservatore della Maggioranza che dimostra ancora una volta la sua contrarietà alla promozione di una cultura più facilmente fruibile da tutti e l’’incapacità di restare al passo con i tempi.

Purtroppo il nuovo ministro Giannini metterà un nuovo freno a mano sull’’innovazione a scuola.

M5S – Sui libri digitali passo in avanti, ma anche grande occasione mancata.

La causa è l’’atteggiamento conservatore della Maggioranza che dimostra ancora una volta la sua contrarietà alla promozione di una cultura più facilmente fruibile da tutti e l’’incapacità di restare al passo con i tempi.

Purtroppo il nuovo ministro Giannini metterà un nuovo freno a mano sull’’innovazione a scuola.

Il M5S promuove una cultura del libro digitale che si abbraccia con una filosofia delle licenze aperte, della costruzione del sapere, della cooperazione, dell’’apprendimento coaduviato e facilitato dalle tecnologie.

D’’altronde i dati parlano chiaro e la rete delle scuole che aderiscono a Bookinprogress superano la media dei test invalsi anche in territori notoriamente deboli. L’’emendamento a prima firma Maria Marzana è passato in commissione Finanze e Attività Produttive della Camera sul Dl Destinazione Italia, che estende ai libri digitali il buono sconto del 19% per l’’acquisto di testi generici, scolastici e universitari, ma il PD modifica il testo è specifica che l’’acquisto deve avvenire solo presso le librerie.

Nel dettaglio, l’’articolo 9 del provvedimento dispone l’’istituzione di un credito d’’imposta sui redditi degli esercizi commerciali che effettuano vendita di libri al dettaglio.

A fissare l’’importo disponibile per ogni studente sarà il Miur in accordo con il Mise e il Mibac, sulla base della popolazione studentesca nell’’anno scolastico 2014-2015.

Questa misura sarebbe stata molto favorevole per la promozione dell’’istruzione e della cultura attraverso le nuove tecnologie, che hanno il pregio di abbattere i costi e dunque di facilitare una più ampia fruizione.

Peccato che tale sconto sia valido solo se i libri digitali vengono presso ‘gli esercizi commerciali che effettuano la vendita di libri al dettaglio’.

In pratica, è stato tagliato fuori il mercato dell’’on line, quello presso il quale si rivolge la maggioranza dei fruitori di questi prodotti.

Non solo: l’’accessibilità al bonus è stata limitata ai soli studenti delle scuole secondarie di secondo grado”.

Questa restrizione della platea che può accedere al bonus è dovuta all’’emendamento del deputato Marco Causi che ha pesantemente depotenziato la misura.

C’’è la volontà di preservare la lobby dell’’editoria scolastica incapace ad innovarsi nel nostro Paese.

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