M5S interroga Governo su monetizzazione ferie precari. “Risposta insoddisfacente”, liquidate cifre ridicole

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red – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Senatore Bocchino che ha interrogato il Governo sulla questione delle ferie dei precari. Si tratta dell’interrogazione n. 564 cui ha risposto  il sottosegretario Toccafondi

red – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Senatore Bocchino che ha interrogato il Governo sulla questione delle ferie dei precari. Si tratta dell’interrogazione n. 564 cui ha risposto  il sottosegretario Toccafondi

"L’interrogazione  – leggiamo nel comunicato – ripercorreva la storia della soppressione di ciò che rappresentava un diritto sancito dal contratto collettivo dei docenti, sacrificato in nome del contenimento della spesa, e nel contempo metteva in luce lo schizofrenico susseguirsi di norme e circolari che ha generato confusione e opacità relativamente al pagamento delle ferie nell’a.s. 2012/2013."

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"Il sottosegretario Toccafondi, a nome del Governo, – continua il testo del M5S – ha riconosciuto che la successione di tali interventi ha alimentato alcuni dubbi in merito alla disciplina applicabile nel periodo compreso tra il mese di luglio 2012, data di entrata in vigore del decreto-legge n. 95 (cd. Spending review) e il 1° gennaio 2013, data dalla quale si applica la disciplina introdotta dalla legge n. 228 del 2012 (legge di Stabilità). Il sottosegretario ha affermato altresì che tali dubbi sarebbero stati fugati dal Ministro dell’economia e delle finanze con la nota del 4 settembre 2013, secondo cui la deroga introdotta dalla legge n. 228 viene applicata dal 1° gennaio 2013 e che, pertanto, nel periodo compreso tra il 7 luglio 2012 e il 31 dicembre dello stesso anno, rimane vigente il divieto di monetizzazione di cui al decreto-legge n. 95. "

Ma la risposta non ha soddisfatto il Senatore Bocchino, una interpretazione penalizzante e denuncia la liquidazione di cifre ridicole nella busta paga dei docenti. "Abbiamo preso atto della cancellazione della monetizzazione da quest’anno scolastico che riteniamo, tuttavia, profondamente ingiusta e ancor di più immorale" – ha asserito il Sen. Bocchino – il quale ha riferito, durante la seduta in Commissione, che il M5S ha presentato due disegni di legge che mirano al ripristino di questo diritto sancito dal CCNL, uno alla Camera e uno al Senato, entrambi facenti riferimento all’Ordine del Giorno G15.101 accolto dal Governo durante il passaggio in Senato del decreto istruzione.

Il M5S auspica infine che il Governo, dopo aver accolto l’ordine del giorno citato, tenga fede agli impegni assunti, adoperandosi per ristabilire e promuovere equità, fiducia e speranza in un settore che, falcidiato dagli insistiti tagli ai finanziamenti, fatica a proiettarsi nel futuro e appare sempre più trascurato e lasciato a sé stesso.

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