L’ottusa strategia de “La buona scuola”. Lettera

WhatsApp
Telegram

Enrico Maranzana – “La buona scuola” è stata scritta da incompetenti. Il Parlamento, che non s’è accorto di nulla, l’ha trasformata nella legge titolata “Sistema nazionale di istruzione e formazione”.

L’addebito è motivato dal mandato conferito alle scuole, mandato il cui oggetto è contenuto nell’elenco degli “obiettivi formativi ritenuti prioritari”. Essi rappresentano la finalità dell’insegnamento: quali sono le competenze che gli studenti devono padroneggiare al termine del loro itinerario formativo? Eccone un assaggio: “Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica”; “Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva”; “Apertura pomeridiana delle scuole”; “Riduzione del numero di alunni e di studenti per classe” ..
All’origine dello svarione è da collocare il modello organizzativo calcistico posto a fondamento della legge: l’allenatore detta le regole per portare a unità l’attività della squadra. Una prospettiva in aperto contrasto con l’organizzazione scientifica introdotta nel 1974: il modello di riferimento era quello orchestrale in cui il direttore porta a unità la voce dell’orchestra seguendo lo spartito. Il governo e il legislatore, incapaci di scriverlo, hanno assegnato ai dirigenti scolastici un problema indefinito, di dimensioni enormi. Una scelta che traspare lampante dall’incipit de “La buona scuola”: “La presente legge da’ piena attuazione all’autonomia delle istituzioni scolastiche di cui all’articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni”.
La legge del 97 delegava temporalmente al governo la funzione legislativa, disposizione che, essendo decorsi i termini, ha perso efficacia. L’errato riferimento normativo è attribuibile alla volontà di sovrascrivere il DPR del 99 che “sostanziava l’autonomia delle istituzioni scolastiche nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione”.
La sfuocata visione della vita delle scuole e la difficoltà di scrivere e di far rispettare le regole sono da collocare a fondamento della scelta di sterilizzare la progettazione, procedimento che evolve seguendo rigorose metodologie, che consente di dominare la complessità e, procedendo per successive approssimazioni, unifica le attività educative, formative, dell’istruzione.

WhatsApp
Telegram

Abilitazione all’insegnamento 30 CFU. Corsi Abilitanti online attivi! Università Dante Alighieri