Lombardia: Dirigenti Scolastici pronti a prendere servizio dal 10 marzo. Contrordine: abbiamo scherzato!

Di Lalla
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Andis Lombardia – La vicenda del concorso dei dirigenti scolastici in Lombardia aveva già raggiunto livelli kafkiani, ma oggi si è trasformata in una tragica farsa, rappresentazione tangibile di cosa non funziona nel nostro Paese: più di 350 dirigenti convocati da giorni, molti dei quali provenienti da diverse parti d’Italia, pronti a firmare il contratto e a prendere servizio da lunedì 10 e…… contrordine: abbiamo scherzato!
Cisl: nomine DSlombardi una scelta di buon senso
Lombardia: i nuovi Dirigenti Scolastici in servizio dal 1°settembre 2014
Salve supplenze e continuità, rimane amaro per la decisione

Andis Lombardia – La vicenda del concorso dei dirigenti scolastici in Lombardia aveva già raggiunto livelli kafkiani, ma oggi si è trasformata in una tragica farsa, rappresentazione tangibile di cosa non funziona nel nostro Paese: più di 350 dirigenti convocati da giorni, molti dei quali provenienti da diverse parti d’Italia, pronti a firmare il contratto e a prendere servizio da lunedì 10 e…… contrordine: abbiamo scherzato!
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Salve supplenze e continuità, rimane amaro per la decisione

Il dirigente del Ministero si accorge alle 20.30 del 6 marzo che il Direttore Generale della Lombardia il giorno successivo avrebbe nominato i nuovi dirigenti! La nota inviata a De Sanctis inizia con "Sono pervenute segnalazioni…..", ciò significa che l’operazione , che doveva concludere (fino alla sentenza del TAR di luglio) una vicenda già allucinante, tra ricorsi, reimbustamenti, ricorrezioni, nuovi orali, annunci reiterati di imminenti soluzioni andate avanti quasi due anni, non era stata concordata tra Amministrazione centrale e periferica?

I tempi e le procedure sono stati pubblicati sul sito ufficiale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, come può una nota ministeriale affermare che apprende la notizia da organizzazioni sindacali e di genitori? Come può un’Amministrazione presentarsi davanti a 350 neodirigenti e all’opinione pubblica e sostenere tutto questo?

Come si può richiamare una norma sulla garanzia della continuità didattica quando, a causa di un regolamento per il conferimento delle supplenze macchinoso e per molti versi inapplicabile e per i ritardi con cui vengono pubblicate le graduatorie, ogni anno la scuola è costretta a sostituire docenti in servizio ad anno scolastico inoltrato? Magari si potessero confermare i docenti supplenti dopo venti giorni di servizio dall’inizio dell’anno scolastico!

Abbiamo scelto di non commentare prima la decisione di far prendere servizio ai neo-dirigenti il 10 marzo, pur considerandola inopportuna con tutte anche per le problematiche sia sulla continuità didattica ora sollevate dal Ministero, sia sul mandare allo sbaraglio senza un piano o un progetto concreto di formazione 350 colleghi in corso d’anno. Il Direttore De Sanctis va dicendo da mesi che avrebbe mandato nelle scuole i dirigenti appena terminato l’iter concorsuale, quindi era chiaro a tutti lo scenario che si sarebbe creato: docenti che avrebbero lasciato le classi e nomina di supplenti, collaboratori delle scuole in reggenze che sarebbero rientrati nelle classi e quindi supplenti che avrebbero avuto chiuso il contratto. Tutti avrebbero anche dovuto avere ben chiaro che difendere il diritto allo studio non significa solo garantire le legittime esigenze di continuità didattica di centinaia di studenti in vista dell’esame di stato, ma anche quelle delle centinaia di migliaia costrette ad avere dirigenti a mezzo servizio.

Senza considerare che, dall’oggi al domani, nelle scuole ove era previsto l’arrivo di un dirigente, si sono attivate le procedure di chiusura di contratti ai docenti supplenti, effettuati collegi dei docenti e consigli di Istituto straordinari per concludere il proprio percorso.

Non avremmo davvero mai creduto di poter assistere a quanto accaduto oggi in Lombardia. Non è possibile che accadano cose simili in Italia, nella scuola. Non dimentichiamoci che questa vicenda ha coinvolto anche un centinaio di docenti che hanno effettuato tutte le prove concorsuali per poi ritrovarsi escluse senza colpe proprie.

Così come per la vicenda delle buste trasparenti, ora ci saranno i soliti rimpalli tra coloro che hanno agito con tanta superficialità, ma vorremmo, per una volta, che le responsabilità fossero individuate con le conseguenze del caso.

Chi lavora ogni giorno a scuola, da dirigente e da docente, è solito prendersi le proprie responsabilità e quando sbaglia paga, anche in prima persona.

La presidente Andis Lombardia
Loredana Leoni

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