Lo studente al centro di tutto. Lettera

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inviata da Alessia Rivelli –  Porre al centro del progetto educativo l’alunno, significa attribuire una grande attenzione alla “persona”, rispettare la sua identità, la sua storia, individuare e valorizzare le sue peculiarità, attitudini e vocazioni.

La scuola è l’ambiente ideale per mettere in atto un percorso organico e funzionale volto al conseguimento del successo formativo di tutti gli alunni (DPR 275/99).

La Direttiva Ministeriale del 27/12/12 prevede, “ Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazioni territoriale per l’inclusione scolastica”; punta l’attenzione sulla necessità di analizzare i bisogni di ogni alunno ed estende il diritto di tutti gli alunni in difficoltà alla personalizzazione dell’apprendimento nella direzione di una presa in carico complessiva e inclusiva di tutti gli alunni, rimuovendo gli ostacoli nei percorsi di apprendimento e modulando gli apprendimenti di ogni alunno nell’ottica di una scuola sempre più inclusiva.

Per BES (bisogni educativi speciali) rientrano le seguenti categorie: Disabilità, Disturbi evolutivi specifici (disturbi dell’apprendimento, deficit del linguaggio, deficit delle abilità verbali e non verbali, deficit della coordinazione motoria, deficit dell’attenzione e dell’iperattività), e Svantaggio socio-economico,(linguistico, culturale, economico ).

Per garantire al bambino – alunno – studente un percorso formativo strutturato è necessario valorizzare le esperienze, le conoscenze e le abilità già acquisite in famiglia.

Nell’ambiente che lo circonda è necessario personalizzare l’offerta formativa nella fase della progettazione e del controllo dei processi, prendere atto della peculiare matrice cognitiva di ogni alunno, individuandone lo stile cognitivo e i ritmi di apprendimento di ciascuno e indagare in merito alla motivazione ad apprendere, ossia esplorare in ciascun alunno quale spinta ha ad impegnarsi, a quale bisogno risponde apprendendo e di conseguenza, quale situazione lo stimola e quale lo lascia completamente indifferente.

Per conoscere le condizioni per cui un qualsiasi soggetto apprende e per realizzare una scuola dell’apprendimento (e non dell’insegnamento) in grado, cioè di: ampliare gli schemi degli allievi attraverso adeguate stimolazioni , tali da renderli capaci di trasformazione del comportamento e di progressiva dimostrazione di competenze trasversali capitalizzate e spendibili nei contesti di vita pratica; garantire percorsi di apprendimento sempre significativi e stimolanti, calibrati e progressivi, unitari e significativi, documentati e razionalmente dimostrabili con teorie specifiche di riferimento debitamente selezionate e adottate ad hoc.

Al riguardo, è necessario evitare fratture tra vita scolastica ed extra-scuola e prevedere un percorso formativo di qualità, volto alla formazione di una persona competente, capace con l’aiuto di tutta la comunità scolastica ad orientarsi efficacemente nelle scelte future e nella continuità verticale.
In tal modo la scuola si pone come perno di un sistema allargato, integrato e innovativo ; nell’atto di indirizzo elaborato dalla ministra dell’struzione vengono definiti gli obiettivi che l’Amministrazione centrale dovrà conseguire nel corso dell’anno 2020.

Lo studente al centro di tutto, un impegno collettivo per la piena attuazione dell’art. 34 un progetto con delle finalità che garantisce e riconosce il rispetto di tutti verso il raggiungimento dei più alti degli studi.

“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo!” Mahatma Gandhi

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