L’Italia è il secondo Paese più vecchio al mondo, nonostante i giovani e più fecondi immigrati

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Calo demografico per il terzo anno consecutivo, che ha portato la popolazione italiana a 60,5 milioni di residenti, e per il nono anno nascite in calo: l’Italia è il secondo Paese più vecchio al mondo con una stima di 168,7 anziani ogni 100 giovani al 1° gennaio 2018.

E’ il quadro che emerge dai dati relativi alla popolazione italiana contenuti nel rapporto Istat. Dal 2015 il nostro Paese è entrato in una fase di declino demografico. Al 1° gennaio 2018 si stima che la popolazione ammonti a 60,5 milioni di residenti, con un’incidenza della popolazione straniera dell’8,4% (5,6 milioni).

La popolazione totale diminuisce per il terzo anno consecutivo, di quasi 100 mila persone rispetto all’anno precedente. Si accentua contemporaneamente l’invecchiamento della popolazione, nonostante la presenza degli stranieri di età più giovane di quella italiana e con una fecondità più elevata.

Per il nono anno consecutivo le nascite registrano una diminuzione: nel 2017 ne sono state stimate 464 mila, il 2% in meno rispetto all’anno precedente e nuovo minimo storico. Si diventa genitori sempre più tardi. Considerando le donne, l’età media alla nascita del primo figlio è di 31 anni nel 2016, in continuo aumento dal 1980 (quando era di 26 anni).

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