Linee Guida, Marcello Pacifico (Anief): il Governo ci ha dato ragione, ma servono più spazi e assunzioni aggiuntive

Comunicato Anief – Cosa avverrà nella scuola a settembre?

Il leader del sindacato autonomo ha detto che “si sta realizzando una mappatura per definire gli spazi delle classi, andando a studiare i metri quadri effettivi esistenti e necessari. A fine agosto, il Comitato tecnico scientifico ci dirà se sarà obbligatorio indossare le mascherine in classe. Quindi, in questo momento si sta monitorando quante classi servirebbero in più. Si sta cercando di ripristinare 3 mila plessi scolastici dismessi negli ultimi anni. Anief ne ha chiesti 15 mila, però il passo fatto è già un inizio per cercare di capire come tornare nelle nostre scuole”.

ASSUNZIONI IN ARRIVO

“Va anche detto – ha continuato – che 3 mila plessi in più significa anche personale in più: il premier Conte e la ministra Azzolina hanno annunciato 50 mila docenti e Ata da assumere. L’unico problema è che si continua a parlare di contratti a tempo determinato, mentre noi chiediamo che si sottoscrivano a tempo indeterminato. E poi sono solo un terzo di quelli che servono. Sono queste le nostri richieste: fare in modo che si superino i limiti creati negli ultimi anni dalla cancellazione di 200 mila posti e dalla riduzione del tempo scuola: tutto questo ha portato ad una peggiore qualità scolastica, ad una riduzione delle competenze dei nostri studenti. Per noi rimane, dagli Stati Generali dell’Economia ad oggi, un solo obiettivo: rientrare a scuola sicuri, vale per gli studenti e il personale”.

CONCORSI: DOMANDE ENTRO FINE LUGLIO

“Sui concorsi – continua il presidente Anief – c’è da ricordare che per diventare insegnanti oggi c’è possibilità di fare domanda fino al 31 luglio, anche senza laurea se si ha il titolo come docente tecnico-pratico. Ci sono anche selezioni per il sostegno agli alunni disabili. C’è anche un concorso riservato a chi ha oltre 36 mesi di servizio svolto nel sistema d’istruzione: ora è diventato più difficile, perché il test è stato trasformato in sei domande aperte. C’è anche la possibilità di acquisire l’abilitazione, ovvero la certificazione delle proprie competenze. Chiunque reputi di avere dei diritti lesi, comunque, può presentare ricorso: l’importante è che vi sia una motivazione valida”.

TRASFERIMENTI NEGATI

Al presidente Anief è stato quindi chiesto cosa possono fare i docenti a cui vengono negati i trasferimenti, che verranno pubblicati a breve, pur essendoci le condizioni: “Se le domande non vengono accolte – ha detto Pacifico – si deve andare a verificare se è stato leso il diritto alla famiglia e al lavoro. Uno dei due diritti non può escludere l’altro: lo prevede la nostra Costituzione. Delle 180 mila domande prodotte negli anni passati, circa un terzo sono state accolte. Recentemente però i tribunali hanno deciso che tutti i posti in organico devono essere utili alla mobilità: è una linea di principio che vogliamo far valere. Chi vuole, può rivolgersi al sindacato per verificarlo. Chi è stato assunto l’anno scorso ed ha dei problemi familiari legati anche alla Legge 104 del 1992 può farlo sapere al sindacato, perché per loro non scatta l’obbligo di blocco dei cinque anni imposto ai neo assunti”.

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