Lettera degli insegnanti di sostegno precari al Ministro

Di Lalla
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Il gruppo facebook “No alla riconversione su sostegno” – Gentile Signor Ministro, Sono anni ormai che svolgiamo con scrupolo e passione il delicato e difficile lavoro di“insegnanti di sostegno” e non stiamo qui a raccontarle i tanti sacrifici e le tante rinunce per poter conseguire i titoli di studio richiesti dallo Stato per gli insegnanti che si occupano degli alunni disabili (laurea, scuola di specializzazione all’insegnamento di durata biennale, ulteriore corso di specializzazione per l’insegnamento di sostegno, master ecc). 

Il gruppo facebook “No alla riconversione su sostegno” – Gentile Signor Ministro, Sono anni ormai che svolgiamo con scrupolo e passione il delicato e difficile lavoro di“insegnanti di sostegno” e non stiamo qui a raccontarle i tanti sacrifici e le tante rinunce per poter conseguire i titoli di studio richiesti dallo Stato per gli insegnanti che si occupano degli alunni disabili (laurea, scuola di specializzazione all’insegnamento di durata biennale, ulteriore corso di specializzazione per l’insegnamento di sostegno, master ecc). 

Recentemente il MIUR ha pubblicato il dm n. 7 del 19/04/2012 denominato “Corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno destinati al personale docente in esubero”. Con esso viene predisposto un percorso formativo (attuato perlopiù in modalità online) gratuito destinato agli insegnanti di ruolo (ovvero assunti a tempo indeterminato) che a seguito della riforma Gelmini hanno visto ridursi le proprie ore di insegnamento.

Tali docenti sono soprattutto insegnanti tecnico-pratici, ossia docenti di laboratorio, dove il requisito per insegnare è il possesso del solo diploma di scuola secondaria superiore.

Ora, a seguito della riconversione, questi docenti (circa 10.000 in tutta Italia) prenderanno il posto di altrettanti insegnanti precari che a settembre si ritroveranno senza lavoro, il tutto con l’avallo di alcuni sindacati e forze politiche.

Vorremmo soffermarci soprattutto sui due aspetti:

– Il primo è che con la riconversione i sacrifici di una vita e la professionalità da noi acquisita in anni di servizio su sostegno agli alunni disabili saranno vanificati, per far posto a docenti preparati in modo perlomeno discutibile (il corso, come detto, è in maggior parte erogato in modalità online) e poco motivati, il tutto a danno proprio dei ragazzi disabili.

– Il secondo è che l’atteggiamento dei sindacati e dei partiti politici è vergognoso: essi proclamano la necessità di combattere il precariato ma poi condannano 10.000 precari alla disoccupazione.

La preghiamo di dare ascolto alla nostra voce.

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