Lettera aperta del Comitato nonsisvuotailsud al Presidente Musumeci

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Comitato nonsisvuotailsud – Egregio Presidente della regione Sicilia, onorevole Nello Musumeci, i docenti immessi a seguito della riforma 107, più tristemente conosciuti come gli esiliati dall’algoritmo buona scuola, nel congratularsi con la sua nuova carica, le chiedono un incontro al fine di trovare soluzioni in grado di risolvere la grave situazione in cui versano tante sue sorelle e fratelli siciliani, costretti a svolgere la loro professione docente a migliaia di chilometri da casa, lontani dalle loro famiglie, dalla loro terra,in un tessuto sociale spesso avverso per le condizioni di precarietà con le quali sono costretti a fare i conti tutti i giorni.

Da due lunghissimi anni gridiamo la nostra disperazione ad un governo sordo che continua imperterrito a portare avanti una situazione divenuta ormai insostenibile. I docenti meridionali sono stati lesi in tutti i loro diritti, di lavoratori, di componenti familiari, di cittadini e, nonostante la giustizia amministrativa continui a darci ragione, nessun organo di questo governo intende affrontare di petto e tentare di risolvere.La riforma legge 107 ha svuotato la nostra terra di quella corposa classe docente titolata e con epserienza per transumarla impropriamente al nord; noi chiediamo un piano di rientro definitivo in quanto parte lesa, è ingiusto vessare ancora i docenti economicamente con costosi ricorsi.

Noi chiediamo che le sigle sindacali vengano spronate al fine di non dover subire ulteriolmente un CCNI che priverebbe ancora una volta, come accaduto questo anno scolastico di diritti sacrosanti, quali l’assegnazione provvisoria, così come disposto dalla legge del nostro stato. In Sicilia il Pil pro-capite è pari a ben oltre la metà della Provincia di Bolzano, che detiene chiaramente la performance migliore in Italia, . Peggio dell’isola fanno solo la Puglia e la Calabria . Il Mezzogiorno presenta «un differenziale negativo molto ampio» con il resto del Paese: il suo livello è inferiore del 45,8%, quindi quasi dimezzato, rispetto a quello del Centro-Nord. La Sicilia ha 8000 esiliati che nessun reddito lasciano sulla nostra terra affamata e i cui stipendi vengono sperperati al nord, sperperati è il termine giusto , in affitti , tratte aeree e ricorsi.

Quello che per la nostra terra significherebbe una vera e propria boccata di ossigeno, fuori diventa una vera e propria situazione di indigenza.Caro presidente si faccia portavoce , funga da cassa di risonanza a Roma, dove una ministra si ostina a replicare incessantemente che la riforma andrà avanti, nonostante gli errori madornali commessi nei confronti dei docenti meridionali. La esortiamo ad essere geloso degli esiliati come si fa all’interno di una famiglia.La sua famiglia, la regione che lei presiede, ha subito un forte contracolpo in termini umani ed economici, ci serve il suo coraggio , la sua forza, la sua cura di Pater familias all’azione amministrativa che si accinge a svolgere. Certi della sua attenzione, ancora una volta le rinnoviamo le nostre congratulazioni. PRESIDENTE, AD MAIORA SEMPER.

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