Lettera aperta alle istituzioni dai DSGAFF : chiediamo la stabilizzazione

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Supplenze

Sig.ri Presidente della Repubblica, del Consiglio, Sig. Ministro del Lavoro egregi Segretari generali delle organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori:

Noi DSGAFF in servizio presso tutte le istituzioni scolastiche del territorio abbiamo aspettato con ansia si discutesse al tavolo tecnico indetto per il 6 maggio 2019, del ns caso inerente la partecipazione al prossimo Concorso DSGA 2018, abbiamo più volte scritto chiedendo di essere ascoltati, manifestato il ns dissenso per la procedura anomala di reclutamento che non ha tenuto in considerazione l’impianto normativo tutt’ora in vigore vedasi l’art. 35 ,52 del D.lgs. 165 /01, l’art. 24 del D. lgs. n.150/09 e le altre fonti normative … che non staremo qui a citare e abbiamo ottenuto 2 pareri del C.S.P.I. che alleghiamo e che rimandiamo alla vs consultazione.

Pertanto illustri lettori, si richiede alle vs competenze di fornire adeguate spiegazioni sul perché l’ amministrazione del Ministero dell’istruzione e della ricerca non si sia attenuta all’osservanza delle normative vigenti e abbia bandito anche per noi dipendenti interni un concorso con modalità di accertamento delle competenze da acquisire confacente ad un target di concorrenti che sono invece esterni all’amministrazione e per i quali occorre giustamente esperire modalità concorsuali più approfondite e selettive. Ora considerato che:
il 6 maggio nulla è stato rispettato e che di nulla è stato discusso se non in modo marginale e superficiale a titolo di semplice considerazione e che le promesse di una mobilità e di procedura straordinaria e urgente per sanare la nostra situazione di Dsgaff non sono state nemmeno sfiorate;
stante che: l’amministrazione per ben 18 anni ha utilizzato il personale senza adeguatamente formarlo e stabilizzarlo nel rispetto di un piano triennale del fabbisogno attraverso il predetto istituto della mobilità verticale e ha mantenuto un comportamento reticente e inoperante;
valutato che: sono state emesse numerose sentenze in ordine a procedure di mobilità risalenti all’ultimo avvio della stessa nell’anno 2010 che hanno convalidato comportamenti omissivi del Miur nei confronti di lavoratori per i quali è stato attivato un percorso di corso/concorso per immissione in ruolo su disposizione del magistrato:
il Miur potrebbe sanare la sua posizione riconoscendo il nostro sfruttamento lavorativo. Il Presidente del Consiglio potrebbe emettere un atto autoritativo attraverso il quale autorizzare una procedura straordinaria che rettifichi la mancanza di percorso riservato in seno ad una procedura concorsuale. La modalità di svolgimento potrebbe consistere, considerata l’estrema urgenza del momento che vede la convocazione dei candidati per 11,12 e 13 giugno, un semplice colloquio suffragato dalla presenza di atti certificativi che a tutti gli effetti di legge hanno prodotto efficacia giuridica certificata dalla Corte dei Conti. Si chiamano verbali Athena per le scuole pubbliche di ogni ordine e grado oppure Atti di verifica a cura dell’alta amministrazione per i Convitti o gli Educandati nazionali i cui membri sono nominati dal Ministro dell’istruzione.

Viceversa Si potrebbe istituire una graduatoria permanente a cui tutti noi in servizio con titolo, servizio prestato e formazione acquisita , potremmo accedere. E’ questione di attenersi ai principi normativi e contrattuali di settore che reggono la materia e solo in questo modo sarebbe assicurata la giustizia e la regolarità dei percorsi di acquisizione del personale.
Vorremmo ulteriormente sensibilizzare l’attenzione dei lettori sulle recenti pubblicazioni della giurisprudenza. La Corte Costituzionale si è espressa il 7 maggio 2019 sulle questioni sollevate dal Consiglio di Stato riguardanti il sistema di reclutamento del D. lgs.n.59/17 sostenendo la piena legittimità delle procedure concorsuali riservate. Le stesse sigle sindacali hanno pubblicato sui loro siti che Miur e Governo non hanno più alibi per non individuare un percorso specifico di reclutamento, coerenti con quanto definito dall’intesa del 24 aprile scorso. Si legge su FLC CGIL: “…diventa più rapida la strada per individuare un percorso transitorio e straordinario per il personale della scuola che ha già acquisito le necessarie professionalità attraverso il servizio: i docenti con 3 annualità e gli assistenti amministrativi con 36 mesi che hanno svolto la funzione DSGA”.
Volendo ancora precisare è altrettanto recente la sentenza della della Corte di Giustizia Europea pubblicata in data 8 Maggio sui quotidiani informativi della scuola. La Corte nega il risarcimento del danno in caso di reiterazioni del contratto a tempo determinato e nello stesso tempo stabilisce che il legislatore nazionale deve adottare un piano straordinario di assunzioni che preveda la trasformazione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato conseguente a scorrimento della graduatoria stessa. La Corte si esprime,dunque con una normativa recante una norma imperativa ai sensi della quale in caso di ricorso abusivo a contratti di lavoro a tempo determinato questi ultimi dovranno essere trasformati in contratti a tempo indeterminato e come tale essa stessa si configura come misura che sanziona in modo efficace un abuso del Miur.
Egregi lettori, tutto ciò esposto riconduce inevitabilmente a quanto già il legislatore aveva previsto. Il Decreto istitutivo la prova concorsuale opportunamente redatto ai fini dell’indirizzo politico, disconosce l’impianto normativo esistente e si discosta nella
procedura di reclutamento da quanto è statuito e da quanto la corte costituzionale ha decretato in merito alle questioni di legittimità e da quanto la Corte di Giustizia Europea ha sancito. Pertanto è invalido e bisogna opportunamente e urgentemente rettificarlo.
Anche le organizzazioni sindacali, dunque, sollecitino il Miur ad attivare gli adeguati correttivi ad una procedura concorsuale anomala a tutti gli effetti.

Chiediamo, quindi, con questa ns missiva che il Presidente della Repubblica ,più volte interpellato, esprima finalmente il giudizio di superiorità inter partes e insindacabile imparzialità che gli appartiene, stabilendo che in Italia i provvedimenti vengano redatti tenendo conto delle disposizioni normative in atto vigenti e in questo caso il bando di reclutamento deve tener conto anche di quanto disposto dal CCNL Scuola, disposizioni vigenti in materia di assunzioni nella P.A, nonché di quanto sentenziato dalla Corte Costituzionale in ordine alle questioni di legittimità. Si deve eseguire la direttiva Europea che la sentenza della Corte ha ormai definito norma imperativa in Italia dove si continuavano a reiterare i contratti a T.D. Chiediamo che il Presidente del Consiglio quale massima autorità esecutiva eserciti i propri poteri con l’emissione dell’atto autoritativo che modifichi la procedura di reclutamento dei DSGAFF in seno al concorso. Essi dovranno con decreto da emettere con urgenza e immediatezza, in vista del termine per l’apertura della procedura concorsuale, seguire un percorso riservato attraverso la costituzione di una graduatoria permanente. Gli incaricati dsga che hanno lavorato come servitori dello Stato e stanno tutt’ora lavorando non hanno bisogno di procedure selettive della loro competenza ma piuttosto di quelle convalidanti un servizio competente finora reso. Hanno più volte e per più anni dimostrato la loro capacità lavorativa.

Il tavolo tecnico del prossimo 16 maggio deve discutere, quindi, di come convalidare il lavoro dei DSGAFF e il loro operato adesso è necessario solo intervenire con un’adeguata rettifica per restituire il mancato rispetto della dignità lavorativa del personale utilizzato. In un momento così delicato in cui è necessario trasmettere all’opinione pubblica il messaggio che il Governo sta seguendo l’indirizzo politico della lealtà, correttezza, imparzialità, efficacia dell’azione non è possibile di fatto disconoscere i diritti dei lavoratori. Ci appelliamo anche alle Organizzazioni sindacali : “ Vogliate valorizzare il lavoro del personale DSGAFF che voi stessi per primi avreste dovuto difendere e presentare all’amministrazione sollecitandone gli adempimenti relativi. E’ inaccettabile il silenzio che attualmente stiamo registrando su una situazione lavorativa di fatto esistita e tutt’ora esistente. Siamo tesserati alle varie sigle rappresentative e di fatto trattati come una nullità o addirittura lavoratori “fantasmi” come qualcuno ci ha definito. Stiamo scrivendo alle Istituzioni per l’ennesima volta e per n volte abbiamo e stiamo chiedendo rispetto della dignità lavorativa e dell’onestà.

Restiamo in attesa di comunicazioni ufficiali da parte del Presidente del Consiglio e del Ministro del lavoro di questo Governo per quanto anche il Ministro dell’istruzione e ricerca debba eseguire e modificare . Se è vero come è scritto nella ns Costituzione che il Governo è espressione del Popolo vogliamo noi per primi DSGAFF essere i “TESTIMONI “che questa ns richiesta è stata accettata. Si discuta, delle gravi responsabilità che il prossimo settembre rivelerà: infatti molti colleghi DSGAFF non continueranno servire lo Stato che attualmente sta maltrattando lavoratori inviandoli alla prova preselettiva. Invitiamo, pertanto i rappresentanti sindacali a non fornire al Miur alcuna ipotesi di sicurezza, così come abbiamo riscontrato stia accadendo, nel reperimento interno di altri Assistenti Amministrativi con titolo disposti a fornire il servizio. Ciò sarebbe ancora una volta espressione di contratti a tempo determinato reiterati senza adeguata copertura di legalità e quindi contra legem rispetto alle attuali sentenze citate. Abbiamo pensato anche agli eventuali correttivi legali che potranno essere posti in essere per bloccare anche queste illegali procedure Pertanto rimaniamo in attesa di comunicati attuativi di disposizioni urgenti.

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