Lettera al ministro Bussetti: Ascolto, pari opportunità, merito: valori importanti o no?

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Inviato da Simona Landini – Egregio Ministro Bussetti
Sono una docente di scuola secondaria che a dicembre ha diligentemente iniziato a studiare e a prepararsi per un concorso che, dopo 7 anni di attesa, avrebbe dovuto svolgersi a fine maggio.

Acquisto libri, frequenza corsi e piattaforme on line: tutto è pronto, ma proprio quando si sta per prendere lo slancio, arriva la notizia: il rinvio al 23 luglio!

Penso sia un errore a cui certo qualcuno porrà rimedio: come è possibile, mi dico, che non si tenga in considerazione che i docenti alla fine di luglio arrivano barcollando, dopo un anno ininterrotto che si conclude oltre metà luglio con gli esami di stato? Certo sarà una svista, mi dico, ci sono anche gli esami di riparazione in molte scuole, e qualcuno di noi a fine aprile ha già preso impegni con la scuola per accompagnare all’estero gli studenti!

Certamente ci sarà qualcuno che terrà conto di tutto questo. Ma la data si avvicina, dopodomani uscirà la batteria di 4000 test: io ogni giorno continuo a andare a scuola per accompagnare i miei studenti all’esame di stato, è il mio dovere. Finirò il 13 luglio. Ma da quando compiere il proprio dovere è diventata una scelta che penalizza nella carriera?

Egregio Ministro, confido che la persona di buon senso sia proprio lei: è stato docente e sa di cosa parlo. Inizi il suo rapporto con noi all’insegna dell’ascolto: selezioni sulla base del merito dando a tutti le stesse opportunità.

L’ascolto, le pari opportunità, il merito sono valori importanti nella scuola.
O no?

Con fiducia

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