Lettera a Bussetti: decreto per classi di max 22 alunni, lo avete scritto nel Contratto di Governo

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Preside lascia la scuola

Inviato da Prof. Antonio Deiara – Gent.mo Ministro Marco Bussetti, considerato il fatto che forse non ha ricevuto la mia prima Lettera aperta, nella quale le chiedevo di promulgare baconianamente tre norme urgentissime per una pars destruens della controriforma renziana della Scuola in merito agli Organici (con massimo 22 alunni e 20 in presenza di un diversamente abile) contro le classi-pollaio di gelminiana memoria, alla sospensione immediata degli studenti-bulli in “flagranza di reato” (senza convocazione del Consiglio di classe) e alla promozione garantita degli ignoranti (di cui al D. Lsg 62/2017) , le scrivo queste poche righe per chiederLe di intervenire sulle “Scuole d’agosto” con un Decreto immediatamente esecutivo.

Le Scuole d’agosto, con dirigenti e docenti, bidelli e segretari in ferie, sono alla mercé dei Provveditorati e degli Uffici Scolastici Regionali, zeppi di burocrati laudatores temporis acti: assistiamo pertanto alla mattanza, a colpi di mannaia, degli Organici di Diritto che vengono trasformati in sanguinolenti Organici di Fatto. Risultato: accorpamenti contra legem di indirizzi di studio differenti, con mantenimento delle famigerate classi-pollaio, mancato rispetto della normativa sugli alunni diversamente abili, negazione del diritto costituzionale allo studio per gli studenti che scelgono Indirizzi Musicali e altri Indirizzi di studio.

Ministro Bussetti, la prego di intervenire immediatamente; “pacta servanda”, dicevano i nostri padri latini, e siccome avete scritto nel Contratto di Governo che avreste posto il limite di 22 alunni per classe e 20 in presenza di un diversamente abile, solo un Suo Decreto Legge contenente i numeri in questione, da applicare senza se e senza ma agli Organici di Fatto, taglierà le unghie a Dirigenti di Uffici Scolastici Regionali e Provinciali.

Certo, Lei potrebbe anche ignorare le segnalazioni di noi docenti, come hanno fatto numerosi Suoi predecessori incompetenti. Sto per iniziare il mio trentanovesimo anno di servizio (che non si sappia in giro, ma io e Lei siamo quasi coetanei…) ma ancora credo nella Scuola Pubblica della Repubblica Italiana. Per giunta, appartengo alla Minoranza linguistica più numerosa d’Italia, bellamente ignorata dai nostri Direttori Scolastici Regionali e Dirigenti degli Uffici Scolastici Provinciali, per cui ho maturato una pluriennale esperienza di sopravvivenza di fronte ai diritti costituzionali negati (ma su questo, in Sardegna, stiamo lavorando ad un ricorso al TAR o al Capo dello Stato…).

Se anche stavolta, di fronte agli Organici delle Scuole d’agosto massacrate con pinne, mannaie ed occhiali, il nostro Ministro deciderà di non intervenire, mi porrò e ci porremo una domanda: sbaglia il Ministro della Pubblica Istruzione o abbiamo sbagliato, ancora una volta, Ministro della Pubblica Istruzione?

Con osservanza

Prof. Antonio Deiara

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