Lepore (FOE): regionalizzare la scuola significa anche limitare i trasferimenti

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Marco Lepore, responsabile della comunicazione della Foe (Federazione opere educative), è favorevole all’idea della regionalizzazione della scuola.

“Se si tratta di un modo per garantire più autonomia e libertà di scelta ai singoli istituti, perché no? Sarebbe un passo in avanti”, dice in un’intervista a tempi.it

Nella riforma è prevista la possibilità da parte delle Regioni di poter bandire i concorsi e assumere i docenti.

I docenti possono passare dallo Stato alla Regione in maniera volontaria, ma il Veneto ad esempio è già sicuro di aumentare gli stipendi, con una modifica territoriale dei contratti collettivi, e offrendo ulteriori aumenti legati al merito.

L’idea per Lepore è dunque “interessante se questo tentativo si trasformasse in un progetto pilota per dare alle scuole una reale autonomia di scelta”, spiega ancora Lepore.
“È evidente che bisogna individuare le modalità, mettere paletti amministrativi, ma sarebbe un enorme passo avanti permettere a docenti abilitati e iscritti a un albo, come veri professionisti, di presentarsi con il curriculum alle scuole e alle scuole di scegliere quelli più interessanti, che condividono finalità e metodo educativo dell’istituto. Le Regioni sanno meglio di che cosa hanno bisogno in termini di posti, penso alle cattedre ma anche ai dirigenti scolastici. Inoltre si eviterebbe il disagio dei trasferimenti: capita spesso che docenti che vincono il concorso al sud vengano poi trasferiti al nord, con il problema di dover sostenere i costi della trasferta. I modi di lavorare non sono poi uguali in tutte le parti d’Italia: ci sono differenze di stili e approcci culturali”.

fonte  

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