L’Aquila, a 10 anni dal terremoto ricostruita una sola scuola pubblica

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E’ ancora emergenza edilizia scolastica in quel dell’Aquila. Una sola scuola pubblica risulta in fase di ricostruzione dopo il terremoto di dieci anni fa.

Le due scuole rimesse in sesto sono private. E non si tratta di mancanza di fondi che, stando a quanto riferisce l’Ansa, ammontano a 44 milioni e sono disponibili da anni.

Alunni e personale scolastico continuano a essere ospitati nei Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio.

A rimarcare lo stato di emergenza è il portavoce del Comitato Scuole Sicure L’Aquila, Massimo Prosperococco, che ha detto: “Il problema non è di mancanza di fondi ma di carattere amministrativo e politico. Purtroppo non c’è neanche un dibattitto su dove ricostruire le scuole. Sono stati proposti tanti luoghi, dalla ex Caserma Rossi all’ex Ospedale di Collemaggio, ma finora nulla di concreto. Solo per fare un esempio, la vita di mio figlio è stata quella di tanti studenti terremotati: aveva 9 anni nel 2009, ha fatto le medie in una scuola che non aveva indici di vulnerabilità misurati, ha frequentato le superiori in un liceo con bassi indici di vulnerabilità, ora finalmente è iscritto all’Università. Purtroppo, come quasi tutti gli studenti, anche se non è successo nulla, non ha mai frequentato una scuola davvero sicura“.

Nessuna certezza sui tempi, visto che si è ancora molto lontani – secondo Prosperococco – anche dalla fase di progettazione.

A gettare benzina sul fuoco è Silvia Frezza della Commissione Oltre il Musp. “Abbiamo un gioco a rimpiattino – ha detto – e non abbiamo una risposta. Noi pensiamo sia una manifesta incompetenza ad agire. Il sindaco – prosegue Frezza – ci ha detto che questa task force da lui tanto voluta in campagna elettorale era stata ridotta a 2-3 persone causa trasferimenti, maternità e altre cause. Quindi manca personale, lo ha detto il sindaco“.

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